In attesa dell’appuntamento di questa sera al Mandela Forum, Renzi torna a “parlare” nella sua e-news. Dove come sempre affronta moltissimi tempi, dal viaggio in camper ai finanziamenti e ai comitati. Ma non solo.
SINISTRA. “Nel viaggio – spiega – non sempre ho presentato il consueto format. A Torino ho cambiato impostazione. E ho parlato di cosa sia per me la sinistra. Perché non ne posso più di chi mi accusa di non essere sufficientemente di sinistra. Ho chiarito cosa voglia dire per me essere di sinistra”, dice invitando a vedere il video del suo intervento.
MANDELA FORUM. Poi si concentra sull’appuntamento del Mandela Forum. “Oggi siamo a Firenze. Nelson Mandela Forum, ore 20.30. Tappa ovviamente particolare per me. Sono felice di essere a casa. Ci saranno tanti amici e per le famiglie abbiamo predisposto anche i gonfiabili per i bambini: perché per noi la politica deve essere fatta con le persone normali, non solo con gli addetti ai lavori. Su questo punto c’è una profonda divergenza: per me ogni occasione di allargare la partecipazione, di coinvolgere, di aprirsi è un fatto positivo. Per cui stasera potrete venire anche senza preregistrazione, senza codice fiscale, senza esami del sangue. Ma portate il vostro entusiasmo, ne abbiamo bisogno”.
VENDOLA E BERSANI. Alla fine della sua e-news, Renzi dedica il suo “pensierino della sera” a Vendola e Bersani. “In questa settimana – scrive Renzi – Bersani e Vendola mi hanno attaccato, anche a livello personale, per aver incontrato i professionisti della finanza. Passi l’atteggiamento di Nichi, che affonda le sue radici in una visione che non condivido dell’economia. Ma sinceramente non capisco Bersani che ha voluto dare alla discussione sulla finanza un tono superficiale, da slogan, finalizzato a radicalizzare lo scontro e a prendere un voto in più (forse) ma non a inquadrare il problema. Un candidato premier autorevole e capace di risolvere la terribile problematica del debito pubblico italiano davvero rinuncia a parlare di finanza e con la finanza? Davvero può permettersi di insultare con l’espressione generalizzata ‘Banditi’, coloro che domani dovrà inseguire perché acquistino i titoli di stato italiano? Una politica seria non vive di banalità. Noi pensiamo che in questi anni la classe diri gente sia stata timida e succube verso certi ambienti economici e molti ambienti finanziari. Lo dimostrano alcune vicende bancarie, alcune vicinanze imbarazzanti e qualche capitano coraggioso di troppo. Anche per questo vogliamo rottamarli. E se vorranno parlare con noi nel merito noi ci saremo. Ma da chi ambisce a guidare il Paese con un debito pubblico così alto e con un disperato bisogno di investimenti stranieri per creare occupazione, per dare soldi alle famiglie che altrimenti vanno in crisi, non mi aspettavo di sentire parole così superficiali. Poi – conclude Renzi – uno si stupisce che la comunità economica mondiale abbia paura della successione a Mario Monti. Se si utilizzano certi toni”.