sabato, 27 Aprile 2024
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Non vedente denuncia: ”Lasciata due volte a piedi dal bus”

“Sono già due mattine che un autista della linea R mi lascia a piedi perché non alzo il braccio nel momento in cui lui passa davanti alla fermata. Ma io sono non vedente": questa la denuncia di una giovane non vedente di Firenze.

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«Sono già due mattine che un autista della linea R mi lascia a piedi perché non alzo il braccio nel momento in cui lui passa davanti alla fermata. Ma io sono non vedente, tant’è che vado in giro col cane guida. Ma questo autista ha messo addirittura in dubbio la mia condizione di disabile visiva».

LA LETTERA – DENUNCIA. E’ questa la denuncia che arriva da una giovane non vedente di Firenze. Marianna Zemiti, 27 anni, è nata con una patologia alla vista che l’ha portata, 6 anni fa, a perdere completamente l’uso degli occhi. La ragazza lavora come fisioterapista all’ospedale di San Miniato. Ogni mattina, per prendere da Rifredi il treno, attende la linea R alla fermata numero 6 di viale Morgagni.

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IL RACCONTO. «Ieri mattina – spiega Marianna, tramite una nota stampa – ero come ogni giorno alla fermata. Gli autisti hanno l’obbligo di fermarsi quando vedono che ad aspettare c’è un non vedente, ma chi era in servizio sulla linea R non lo ha fatto, come m’ha riferito una signora che aspettava il 14». Arrivata alla stazione di Rifredi a piedi, la giovane  si è avvicinata al bus fermo al capolinea.

A TU PER TU CON L’AUTISTA. «Mi sono avvicinata all’autista, per capire se m’aveva notato alla fermata – racconta ancora Marianna -. Dopo aver ricevuto risposta affermativa, ho chiesto se conosceva il significato della croce rossa ben visibile sul cane guida. Non solo non ne sapeva nulla. Ma ha ribadito che lui si ferma solo se chi è alla fermata alza la mano. Ha intimato di lasciarmi sempre a piedi qualora avessi continuato a non far alcun cenno. Addirittura, ha messo in dubbio la mia disabilità visiva».

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LA SEGNALAZIONE. Fatto che si è ripetuto, si spiega sempre nella nota, anche questa mattina, nonostante la donna abbia denunciato l’accaduto al call-center di Ataf e Linea.

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