A spiegarlo, in una nota, è Ataf, secondo cui “il costo dei nuovi controllori è ampiamente compensato dalle maggiori entrate per le multe elevate ai viaggiatori privi di biglietto e dalla riduzione dell’evasione“. Grazie all’azione dei verificatori – continua Ataf – il totale stimato per i ricavi da sanzioni è pari ad oltre 1milione di euro, al quale va sommato il beneficio derivante dalla riduzione del 7% dell’evasione che si traduce in maggiori entrate per ulteriori 2milioni e 500mila euro.
Il costo dei nuovi verificatori è di circa 900mila euro: al netto di questa cifra, il beneficio effettivo per le casse dell’azienda è quindi di 2 milioni e 600mila euro.
“Fin dal mio arrivo ho scommesso con determinazione sulle attività di controllo dei titoli di viaggio – spiega il presidente di Ataf Filippo Bonaccorsi – Come dimostrano questi numeri, l’attività di verifica non serve soltanto per far passare un messaggio netto di civiltà e rispetto, ma portano anche evidenti benefici alle casse dell’azienda. Adesso è evidente che anche il bilancio di Ataf beneficia della regola aurea secondo cui senza biglietto si va a piedi”.