E’ un giovane americano la persona fermata per l’omicidio del pensionato 62enne trovato morto sgozzato in un magazzino di sua proprietà, in via Marsuppini. Tra i due sarebbe nato un diverbio (per motivi non chiari) che avrebbe poi portato al delitto.
La morte del 62enne risalirebbe alla notte tra mercoledì e giovedì, anche se il corpo privo di vita dell’uomo è stato trovato dai carabinieri solo nella tarda mattinata di ieri. L’allarme era stato lanciato dai familiari della vittima.
E’ stata invece la polizia a trovare, non lontano da via Marsuppini, il giovane americano, seduto su un marciapiede, sporco di sangue, in mutande e maglietta. Il giovane, un 24enne, borbottava frasi sconnesse, tra cui, sembra, “l’ho ammazzato”. Il ragazzo soffrirebbe di disturbi psichici.
Le indagini per chiarire l’episodio vanno avanti: secondo quanto ricostruito dalla squadra mobile, i due si sarebbero incontrati mentre il pensionato stava per lasciare il suo magazzino. Il giovane lo avrebbe seguito nel fondo, dove sarebbe nato il diverbio, conclusosi con il colpo letale sferrato con un frammento di specchio trovato nel magazzino. Dopo l’omicidio, l’americano avrebbe compiuto atti di autolesionismo, forse tentando il suicidio.
L’americano, prima del delitto, sarebbe uscito dall’hotel dove alloggiava gridando “Mi vogliono uccidere”.