La proposta di legge sull’omicidio stradale, lanciata dal sindaco Matteo Renzi e dall’associazione Lorenzo Guarnieri, piace e la raccolta di firme procede a ritmo sostenuto: oltre 20 mila firme in poco meno di un mese, 80.500 contatti sul sito www.occhioallastrada.it e quasi 57 mila visitatori.
FIRMANO DA TUTTA ITALIA. I firmatari, secondo le statistiche del sito, sono di tutte le regioni italiane, segno che la campagna ha travalicato i confini fiorentini e toscani e ha posto un problema reale, molto sentito in tutta la penisola. Per esempio, sul totale sono stati 3460 i firmatari di Firenze, e 5233 se si considera non solo la città ma anche la provincia; da Roma hanno firmato in 1072, e 664 da Milano.
TANTI I CONTATTI ANCHE DALL’ESTERO. Significativo, inoltre, che la proposta stia destando curiosità anche all’estero: quasi 700 sono stati i contatti dalla Gran Bretagna, circa 350 in Germania, 300 dagli Stati Uniti, oltre 200 dalla Svizzera, 174 dalla Francia. In totale sono stati 93 i paesi di tutto il mondo da dove ci sono stati contatti sul sito internet.
L’ERGASTOLO DELLA PATENTE E PENE PIU’ SEVERE. La proposta di legge prevede, per chi guida ubriaco e drogato e causa un incidente mortale, un aumento delle pene attualmente previste (che passerebbero da 3-10 anni a un minimo di 8 a un massimo di 18 anni), l’arresto in flagranza di reato e l’ “ergastolo della patente”, che sarà tolta definitivamente dopo il primo omicidio mentre ora è prevista solo la revoca temporanea.
IL PROGETTO “DAVID”. “Salvare 50 vite in 10 anni” è l’obiettivo del progetto “David” di cui la proposta di legge fa parte, redatto insieme alla società di consulenza McKinsey e promosso dai familiari di Lorenzo Guarnieri, 17enne fatalmente investito tra l’1 e il 2 giugno 2010 da uno scooterista sotto effetto di alcol e droga.
ENTRO L’ESTATE LE 50MILA FIRME. La campagna di raccolta delle firme, partita il 1 giugno, conta quindi una media di circa 750 firme al giorno e i promotori sperano che entro la fine dell’estate si riescano a raggiungere le fatidiche 50.000 mila firme che servono a portare la proposta in Parlamento per essere discussa e votata.