È la storia che più di ogni altra ha fatto (e fa) tremare i polsi ai fiorentini. Il mostro di Firenze, serial killer misterioso, autore di 8 duplici omicidi di rara efferatezza tra il 1968 e il 1984, è stato il protagonista degli incubi di molti, soprattutto a cavallo tra gli Ottanta e gli anni Novanta. In quel periodo, quando l'assassino aveva smesso di uccidere da qualche anno, si consumò un processo lungo e pieno di incongruenze, che ha lasciato un alone di mistero sul “maniaco delle coppiette”.
L' “anniversario” della condanna
Domani, 1° novembre, ricorre il ventesimo anniversario dalla condanna all'ergastolo di Pietro Pacciani, contadino di Mercatale, “compagno di merende” ritenuto responsabile nel 1994 di 7 degli 8 duplici omicidi. Due anni dopo, nel 1996, il pm Piero Tony ne chiede l'assoluzione e Pacciani venne scarcerato e rinviato a giudizio.
La morte di Pacciani
Morirà, in circostanze misteriose (fu trovato in casa coi pantaloni abbassati e una maglia sopra la testa, con nel sangue tracce di un farmaco antiasmatico, patologia di cui non soffriva e in forte contrasto con la cardiopatia da cui era affetto) il 22 febbraio 1998, prima della conclusione del processo. Il Reporter ricorda le 16 vittime del mostro con una carrellata di otto foto scattate da Ludovica V. Zarrilli, a distanza di molti anni, nei luoghi in cui furono compiuti gli omicidi, luoghi dove la natura ha cancellato tutte le tracce dei crimini che vi furono compiuti.