Giani ha deposto una corona di alloro sotto la targa posta al primo piano di Palazzo Vecchio – nella stanza dell’assessore Falchetti – che ricorda la nascita del primo governo della Toscana. La celebrazione, che si ripete per il secondo anno consecutivo, sarà, ha spiegato Giani, “da ora in poi una ricorrenza che festeggeremo ogni anno“. Il presidente del consiglio comunale ha quindi ricordato il grande significato del plebiscito che avvenne nel marzo del 1860 quando Firenze scelse di stare nell’Italia unita, “un plebiscito che determinò anche la spedizione di Garibaldi”.
Presente alla cerimonia anche lo storico Sandro Rogari che ha spiegato l’importanza di quel momento per Firenze ed ha voluto ricordare la figura di Bettino Ricasoli.
Domani mattina in via Lambertesca sarà deposta un’altra corona di fiori sotto la casa di Ferdinando Bartolomei, sindaco di Firenze dal 1859 al 1863. Bartolomei fu amico di Ricasoli e si dedicò allora a preparare la ‘rivoluzione di velluto’, tessendo una serie di relazioni clandestine con Camillo Cavour, Giuseppe La Farina e altri. Questi rapporti lo misero più volte in pericolo, ma alla fine le sue iniziative vennero coronate dal successo che portò all’uscita di scena del Granduca da Firenze, appunto il 27 aprile 1859.