A due mesi dall’inaugurazione della tanto attesa passerella ciclopedonale sull’Arno di Figline, i consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi (Prc) portano il caso in Provincia. Le opere accessorie, a partire dall’abbattimento del marciapiede a valle, infatti, sono ancora da ultimare.
BARRIERE. “Il tema cruciale dell’accessibilità – attaccano i due consiglieri – ignorato dal Sindaco di Figline Valdarno e dall’Assessore Provinciale alle Infrastrutture, si è ulteriormente complicato per chi ne doveva trovare beneficio. Parliamo dei pedoni, delle persone diversamente abili e più in generale dell’imponente massa di cittadini che ogni giorno utilizza l’unico ponte che attraversa l’Arno”.
“Se i problemi del traffico non sono stati risolti – continuano Verdi e Calò – se per trovarsi in ‘sicurezza’ i pedoni sono costretti a ingegnarsi quotidianamente per poterla utilizzare viene allora da chiedersi dove sono andati a finire gli Amministratori Locali che l’hanno pensata e realizzata? Perché nessuno né individua le criticità e lavora per rimuoverle?”. Costata circa 368mila euro, la passerella è stata aperta a fine luglio.
SECONDO PONTE. Riguardo al famigerato secondo ponte sull’Arno, la Provincia lo ha recentemente inserito tra le priorità. Circa 5 milioni il costo calcolato, da suddivire tra ente provinciale e comuni del Valdarno. Ma prima dovrà arrivare il bando per il concorso di idee e poi, in una fase successiva, l’appalto.