Per la Regione Toscana, infatti, quei treni “ufficialmente non esistono – si legge in un comunicato del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima – dunque ritardi e disservizi non vengono presi in considerazione perché non previsti dal contratto di servizio regionale”.
Maurizio Da Re, portavoce del Comitato, si riferisce ai treni della linea Firenze-Foligno, 16 ogni giorno, che utilizzano la Direttissima fra Figline e Firenze Campo di Marte e che sono affollati dai pendolari del Valdarno fiorentino e aretino nelle ore di punta. “I frequenti ritardi del treno delle ore 8 dal Valdarno e soprattutto di quello delle 18.13 da Firenze SMN non contano niente – afferma Da Re – perché i tempi dei treni sono controllati a Perugia e non ad Arezzo”.
La protesta del Comitato sui treni “fantasma” sarà presentata giovedì pomeriggio prossimo, 13 maggio, all’incontro previsto ad Arezzo fra i pendolari aretini e valdarnesi con rappresentanti della Regione Toscana e di Trenitalia. “I pendolari del Valdarno devono sapere – conclude Maurizio Da Re – se paradossalmente devono rivolgersi alla Regione Umbria per i ritardi dei treni della linea Firenze-Foligno”.