Per il 725esimo compleanno, Santa Maria Nuova si rinnova: inaugurato il nuovo reparto e presentato il progetto di ”museomm, vista l’importanza storica della struttura ospedaliera.
NUOVO REPARTO. Il nuovo reparto di Medicina C è così articolato: 15 posti letto di cui 12 in 6 camere doppie e 3 in camere singole, le stanze sono tutte fornite di televisori e bagno. Gli infissi consentono di isolare le stanze sia dal calore che dal rumore. E’ presente anche un sofisticato impianto di termoregolazione della temperatura all’interno di ogni camera. Questo nuovo reparto di degenza medica C si trova al secondo piano dell’ospedale. Ogni posto letto è dotato di una testaletto con i gas medicali (ossigeno, aria compressa e vacuum), del dispositivo di chiamata, di luce di cortesia e notturna. Il nuovo reparto di degenza medica C va ad affiancare il reparto di medicina A inaugurato nel 2009 e precede la ristrutturazione di quello di medicina B, che inizierà nei primi mesi del 2014.
SANTA MARIA NUOVA. Complessivamente la degenza medica dell’Ospedale di Santa Maria Nuova dispone oggi di 48 posti letto (di cui 31 già ristrutturati), a cui si aggiungono 6 di High dependency unit (Hdu) medico-cardiologica e 2 dell’Unità di terapia intensiva coronarica (Utic). L’apertura del reparto di degenza medica C è l’ultimo tassello di una serie di ristrutturazioni giunte a compimento dal 2009 ad oggi a Santa Maria Nuova e che comprendono, in ordine cronologico, la morgue, il day service/day hospital, il centro prelievi, la medicina A, la radiologia, il laboratorio galenico, il bar interno, la dialisi, il pronto soccorso, gli spogliatoi, la rianimazione e la sala chirurgica ”verde”. Il completamento del progetto prevede la riqualificazione di altri spazi del Dea. In prospettiva è inoltre prevista la realizzazione di 5 nuovi posti di emodialisi e la ristrutturazione del reparto di psichiatria che attualmente dispone di 10 posti letto.
TEMPIO. Torna in vita il Tempio Galli Tassi, in cui è sepolto il benefattore dell’ospedale, il conte Angiolo Orlando Galli Tassi, il quale alla sua morte, nel 1863, designò come unico erede universale di tutti i suoi beni l’Arcispedale di Santa Maria Nuova. La famiglia Galli-Tassi vien fatta risalire ad Agnolo Galli (1604-1657), facoltoso banchiere e membro di una famiglia di umili origini che, giunta a Firenze nell’ultimo quarto del Cinquecento, aveva rapidamente raggiunto un posizione economica di preminenza tramite attività mercantile e poi del banco. Nel 1630 Agnolo acquistò l’antico palazzo di via Pandolfini e nel 1631 sposò Maddalena Carnesecchi, da cui avrebbe avuto ben diciotto figli. Anche la proprietà del palazzo Galli Tassi di via Pandolfini passò nel 1868 agli Ospedali della Toscana insieme anche alle due Ville Ruspoli (una sulla via Bolognese e l’altra in via di Santa Marta) in seguito riacquistate dalla duchessa di Lucca della originaria famiglia Ruspoli. Inoltre il conte filantropo e benefattore, lasciò 1 milione di lire a ciascun ospedale della Toscana (erano in tutto 35) gestiti dall’Arcispedale Santa Maria Nuova. Proprio grazie a quella eredità furono costruiti nel 1912 i padiglioni di Careggi – allora sotto la direzione dell’Arcispedale – e a fine ottocento la ristrutturazione dello stesso ospedale di Santa Maria Nuova.
PROPOSTA. Dal momento che quello di Santa Maria Nuova è il più antico ospedale che non ha mai smesso di funzionare al mondo, la proposta, che è stata presentata oggi dalla direttrice amministrativa dell’Azienda sanitaria fiorentina, Maria Chiara Innocenti, consiste nel creare all’interno della struttura ospedaliera anche un ”percorso museale”, articolato in diversi “step”. Questo ”percorso museale” permetterebbe al pubblico di poter ammirare tutti i capolavori presenti all’interno dell’ospedale e che raccolgono 7 secoli di storia, senza ostacolare il lavoro di medici e infermieri. ”Sarebbero 430 i metri di percorso museale e andrebbero sia nella parte della cripta dell’ospedale a piano terra, sia al primo piano. Abbiamo inoltre chiesto che questo percorso museale venga inserito nella rete delle offerte culturali e artistiche della città”.
INAUGURAZIONE. Questa mattina c’è stata l’inaugurazione ufficiale del nuovo reparto di medicina C, col canonico taglio del nastro, alla quale erano presenti l’assessore regionale al diritto alla salute Luigi Marroni, il direttore generale della Asl 10 di Firenze Paolo Morello Marchese, tutta la direzione, medici e personale sanitario, il rettore dell’Università di Firenze Alberto Tesi. Ha preso parte anche il cardinale di Firenze, Giuseppe Betori, che ha benedetto il nuovo reparto.
MARRONI. ”Tutti questi lavori all’ospedale lo stanno riportando ad essere, da un punto di vista professionale e architettonico, ciò che è sempre stato: un grande pezzo nel cuore di questa città – ha detto l’assessore Marroni – l’opera di ristrutturazione è stata di grandissima complessità ma è riuscita bene, e ad anno nuovo dovrebbe completarsi definitivamente. E’ stata la dimostrazione di una grossa capacità di innovazione e di investimento della Regione”.