La Polizia Municipale ha scoperto due utilizzi impropri di permessi per invalidi durante i controlli che sta effettuando in questi giorni.
Il primo caso riguarda un dipendente delle Poste Italiane di Greve in Chianti che utilizzava la fotocopia a colori del permesso invalidi della suocera di 84 anni, residente a Castellina in Chianti. In questo modo l’uomo era solito parcheggiare la propria auto senza pagare la sosta come invece avrebbe dovuto.
Inoltre da maggiori accertamenti è risultato che l’uomo era già stato multato sia per la sosta in spazi residenti sia per il transito in corsia riservata ai mezzi pubblici, nella zona di Porta Romana in orari e luoghi compatibili con l’entrata al lavoro.
L’uomo aveva fatto ricorso contro queste contravvenzioni affermando di avere a bordo l’invalida e riuscendo così ad ottenere l‘archiviazione dei verbali.
La Polizia Municipale ha quindi trasmesso il caso alla magistratura: i reati ipotizzati sostituzione di persona, truffa, falsità materiale ed ideologica commessa dal privato, uso di atto falso e, per l’archiviazione dei verbali, abuso di ufficio con l’errore determinato dall’altrui inganno.
Il secondo caso è avvenuto invece in zona San Frediano. Nella notte, un Suv parcheggiato sul marciapiede, nei pressi di un noto locale, impediva l’accesso ad un’abitazione. Il veicolo esponeva un permesso per invalidi.
Dagli accertamenti però è risultato che l’invalida si trovava a casa, che il Suv era in uso da uno dei nipoti e che in passato altri componenti della famiglia avevano ricevuto numerose sanzioni per transiti riservati a mezzi pubblici che però erano state archiviate.
Anche di questo episodio è stata avvisata la Procura della Repubblica di Firenze per vari reati contro la fede e il patrimonio pubblico con le aggravanti previste per la continuazione e il concorso.