giovedì, 25 Aprile 2024
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Più credito ai piccoli e si scaccia la crisi

Buone notizie per l'economia toscana: più credito alle imprese grazie ad Artigiancredito. Nel 2010 i piccoli imprenditori toscani hanno ottenuto finanziamenti per 678 milioni di euro.

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Buone notizie per l’economia toscana: più credito alle imprese grazie ad Artigiancredito. Nel 2010 i piccoli imprenditori toscani hanno ottenuto finanziamenti per 678 milioni di euro.

LA CRISI. La crisi scoppiata nel 2008 ha innescato un circolo vizioso per cui le banche prestano poco denaro a chi chiede credito. L’alto tasso di interesse e la richiesta di elevate garanzie reali per ottenere i prestiti fanno si che solo le grandi imprese riescano ad accedere al mercato del credito. Ma senza credito non si possono fare investimenti e l’economia non va avanti.

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RIPRESA CON L’EXPORT. Inizialmente le piccole e medie imprese sono state le più penalizzate dalla crisi, ma ora, soprattutto quelle più dinamiche sui mercati internazionali, sono protagoniste di una ripresa che sospinge il paese fuori dalla crisi. Il mercato locale soffre ma l’export va avanti. I settori che vanno meglio e che aumentano i fatturati sono infatti il tessile, cuoio e pelletteria, il meccanico e il settore moda, che sono il cuore del ‘made in tuscany’.

ACT. Questo recupero si deve anche all’operato di Artigiancredito toscano, il consorzio fidi che, fungendo da intermediario, presta le proprie garanzie per i finanziamenti che le imprese ottengono dalle banche. E’ una cooperativa con oltre 63.000 soci che cresce ogni anno di più, 4.462 nuovi soci nel 2010, perché riesce a soddisfare un bisogno di liquidità che le banche hanno difficoltà ad esaudire. Ha registrato un incremento di credito del 3% rispetto allo scorso anno.

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ACT FIRENZE. Per la filiale di Firenze ACT ha garantito 120 milioni di euro e guadagnato 806 nuovi soci.

QUALE FUTURO. La sua attività risulta fondamentale per sostenere questa timida ripresa, che è messa però a rischio da una ulteriore restrizione creditizia delle banche durante l’anno. “Sarebbe come una gelata in primavera”, ha commentato il Dir. Gen. di ACT Ferruccio Vannucci. Sul fronte del credito c’è ancora da fare soprattutto rispetto alle micro e piccole imprese che ancora soffrono molto, ma i segnali inducono a un rinnovato ottimismo.

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