Dalle indagini effettuate dalla procura di Prato è emerso che rivendevano le auto, soprattutto Ferrari, acquistate con soldi ottenuti presentando a società finanziare e di leasing documenti contraffatti.
Centro dell’attivita’ era Prato, a capo dell’organizzazione c’erano un trentenne e un cinquantunenne di Villa di Briano, Caserta.
In pratica le auto venivano comprate e, prima di essere vendute, venivano fatte sparire. Indagate 16 persone con l’accusa di truffa aggravata e ricettazione.