Massimo Mariani con il progetto della Farmacia di Castelfiorentino, per la sezione “Allestimento e interni”; Fabrizio Natalini per lo studio Natalini Architetti con l’addizione urbana nell’area ex – Stianti a San Casciano Val di Pesa, per la sezione “Nuova costruzione”; Piero Guicciardini per lo studio Guicciardini & Magni Architetti con il restauro del Teatro del Popolo a Castelfiorentino, per la categoria “Restauro e riqualificazione”; Elisa Palazzo per studiostudio architettiurbanisti, con il progetto di agopuntura urbana in un’area pedonale del centro storico di Firenze, per la sezione “Spazi pubblici”. Sono loro i quattro vincitori della II edizione del Premio Architettura Territorio Fiorentino, organizzato dall’Ordine provinciale degli architetti di Firenze, Provincia di Firenze, Ance Firenze e Fondazione Architetti Firenze con l’obiettivo di promuovere e valorizzare la qualità nell’architettura contemporanea protagonista delle trasformazioni urbane sul territorio provinciale.
LA MOSTRA. La cerimonia di premiazione si svolgerà venerdì alle 18 nella Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi, sede della Provincia di Firenze, dove per l’occasione sarà inaugurata la mostra dei progetti vincitori che resterà aperta fino al 20 maggio. A consegnare il riconoscimento saranno l’assessore al Patrimonio e all’edilizia della Provincia di Firenze Stefano Giorgetti, il presidente dell’Ordine degli architetti della provincia di Firenze Alessandro Jaff, il vicepresidente di Ance Firenze Marzio Cacciamani e il presidente della Fondazione Architetti Firenze Guido Murdolo. Accanto ai primi classificati, saranno esposte altre opere selezionate tra i partecipanti al Premio, tra cui tre progetti menzionati dalla giuria: per la categoria “Nuova costruzione” Loris Macci (Impianto di compostaggio – Landscape), per la categoria “Spazi urbani e paesaggio” Marco Arrigoni (Interni azzurri, Spazi pubblici a Pontassieve), per la categoria “Restauro e recupero” Annalisa Baracchi (Restauro dell’opera di Giovanni Michelucci per la sede della Cassa di Risparmio di Firenze).
LE OPERE. Le altre opere in mostra sono: per la categoria “Allestimento e interni” Domenico Pagnano (Da Caligari al centro Olos), Piero Guicciardini (Allestimento del nuovo Museo Galileo in Palazzo Castellani a Firenze), Luca Baldini (Area 161 – coworking area); per la categoria “Nuova costruzione” Fabrizio Rossi Prodi (Incubatore – Polo scientifico e tecnologico di Sesto Fiorentino), Ernesto Bartolini (Nuovo Centro civico a Scandicci), Carlo Terpolilli (Residenze per studenti universitari “Villa Val di Rose”), Carlo Cappai (Residenze per studenti e servizi a Novoli), Adolfo Natalini (Completamento del cimitero Misericorda di S. Maria dell’Antella a Bagno a Ripoli). Per la categoria “Restauro e recupero”: Massimo Gennari (Riqualificazione architettonica e funzionale della Casa di Giovanni Boccaccio a Certaldo Alto). Per la categoria “Spazi urbani e paesaggio”: Franco Pisani (Pista ciclopedonale Bassa – Gavena – Ripoli, primo stalcio), Aimaro Isola (Parco e piazza urbana a Novoli), Amministrazione comunale di Campi Bisenzio (Padiglione a Vela).
“OPERA PRIMA”. I criteri di giudizio assunti dalla giuria – viene spiegato – tengono conto della qualità e originalità delle soluzioni architettoniche, della capacità dell’interpretazione del contesto, della funzionalità sociale delle opere realizzate, della qualità costruttiva e della responsabilità ambientale. Spicca quest’anno la mancata assegnazione del premio nella categoria “Opera prima”, pensata appositamente per incentivare il lavoro dei professionisti under 40. Un’assenza che, secondo gli organizzatori, dovrebbe aprire a tutti i livelli istituzionali una riflessione sulle opportunità offerte dal territorio ai giovani progettisti e sulle prospettive future del settore. La stessa giuria – composta da Marco De Michelis (professore di Storia dell’architettura, Università Iuav di Venezia), Francesco Garofalo (professore di Progettazione, Università di Pescara), Gabriele Lelli (professore di Composizione architettonica, Università di Ferrara) e Andrea Valzania (professore di Sociologia, Università di Siena) – nel verbale finale dice di rinunciare “con rammarico” ad assegnare il Premio per “l’esiguo numero e la poca rappresentatività dei progetti presentati”, appena quattro su 64 partecipanti in totale. E auspica che le prossime edizioni del Premio “sollecitino una maggiore partecipazione delle giovani generazioni di progettisti”.
I VINCITORI. Tornando ai vincitori delle altre categorie (la divisione in settori è caratteristica dal Premio, che vuole così rappresentare al meglio ogni aspetto dell’architettura), il progetto di allestimento alla Farmacia di Castelfiorentino di Mariani è stato premiato “per aver saputo rifinire sia gli elementi funzionali di arredo che quelli di definizione spaziale architettonica utilizzando un linguaggio coerente sottolineato dalla decisa scelta monocromatica del colore verde”. Dell’opera di Natalini, la giuria ha apprezzato “l’equilibrio tra adesione al carattere del luogo e identità architettonica senza produrre un falso borgo antico o una periferia spaesata”. Del restauro del Teatro di Castelfiorentino firmato da Guicciardini è stato riconosciuto il valore “del rapporto creato tra l’attento restauro dello spazio teatrale, la ristrutturazione dell’organismo architettonico con l’inserimento di funzioni pubbliche e uno spazio esterno capace di supportare un uso sociale e riconnettere le relazioni urbane”. Secondo la giuria, un intervento di tale qualità “in una piccola comunità è un segnale incoraggiante dell’impegno a mantenere forme di fruizione della cultura vitali e partecipate”. Infine, la riqualificazione di un’area pedonale nel centro storico di Firenze con l’intervento di agopuntura urbana pensata da Palazzo, e che deriva da un concorso di più ampio respiro, è stata giudicata “una riappropriazione dello spazio urbano da parte dei bambini, una provocazione interessante condotta con strumenti progettuali non retorici”. Un risultato “brillante” che secondo la giuria “dovrebbe spingere l’amministrazione ad attuarne parti più estese nello spirito di questo primo frammento”.
IL PREMIO. La II edizione del Premio Architettura Territorio Fiorentino si è rivolta ad architetture realizzate nel decennio 2004 – 2014 ad opera di architetti o ingegneri, singolarmente o in gruppo, sia dipendenti pubblici che privati. Caratteristica del riconoscimento è la valorizzazione dell’intera filiera di realizzazione di un’opera architettonica: il riconoscimento infatti va non solo al progettista, ma anche alla committenza e all’impresa costruttrice.