giovedì, 12 Settembre 2024
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Psicologo di base in Toscana: come funziona e dove è presente

In partenza il nuovo servizio per fornire un'assistenza psicologica immediata ai cittadini che ne hanno necessità. Sono 8 gli psicologi di base in 5 province toscane

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Arriva lo psicologo di base in Toscana, un servizio che funziona come primo livello di assistenza per dare una risposta immediata ai cittadini, in stretta collaborazione con i medici di famiglia e con i pediatri. L’inizio della sperimentazione è previsto il 15 settembre 2024, in 8 punti individuati insieme alle Asl in 5 province: Firenze, Lucca, Arezzo, Siena e Grosseto. “Siamo a poche settimane dall’avvio di una sperimentazione che ci consentirà di testare la possibilità di intercettare nuovi bisogni di salute – hanno commentato il presidente della Regione Eugenio Giani e l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini – Un passaggio fondamentale per arrivare a definire un modello di rete psicologica pubblica“.

Dove è attivo il servizio

Di questa nuova figura si parla dalla fine del 2022, con l’approvazione di una legge regionale in materia. Dopo le delibere della giunta di inizio 2024 e il passaggio in Consiglio regionale del regolamento, la Regione Toscana ha pubblicato nei mesi scorsi il bando per lo psicologo di base, selezionando con una graduatoria divisa per le 3 Asl del territorio 8 professionisti. La formula scelta è quella di incarichi libero professionali di lavoro autonomo, con una tariffa oraria di 30 euro. Gli elenchi, che saranno rinnovati ogni due anni dalle aziende sanitarie, sono stati resi noti a fine luglio.

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In particolare 3 psicologi di base sono stati individuati per l’Asl Toscana Centro e prenderanno servizio a Firenze nella casa di comunità delle Piagge (via dell’Osteria 18),  in quella di viale Morgagni 33 e al presidio sanitario di piazza Dallapiccola 7/8 (zona Redi-Maragliano). Altri due saranno attivi per l’Asl Toscana Nord Ovest nella casa della salute della Versilia a Querceta (Lucca), mentre nell’Asl Toscana Sud Est sono previsti tre professionisti nella casa della salute di San Giovanni Valdarno in via III Novembre (Arezzo), nella casa della salute Arca di Fontebecci in via Cassia Nord 1 a Siena e in quella di Orbetello in provincia di Grosseto.

Come funziona lo psicologo di base in Toscana

La Regione Toscana, fin dall’origine del progetto, ha strutturato lo psicologo di base come una figura che intercetta precocemente i bisogni psicologici dei cittadini, per prevenire forme croniche o manifestazioni importanti e acute. Si tratta di un primo livello di assistenza integrata. Il servizio funziona su un doppio binario: si può andare autonomamente dallo psicologo di base (accesso diretto) oppure sono i medici di famiglia, il pediatra di libera scelta o altri professionisti a indirizzare i pazienti verso questo servizio sperimentale.

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Le problematiche, riportate come esempio nel bando di selezione, vanno dall’elaborazione di un grave lutto, alle difficoltà psicologiche legate alla perdita del posto di lavoro o a seguito di una separazione. E ancora disagi emotivi transitori, eventi stressanti, diagnosi di gravi malattie. Da parte sua lo psicologo di base sarà tenuto a fare almeno tre sedute prima di tracciare una diagnosi e potrà agire in sinergia con le altre attività delle case della salute o dei presidi sanitari.

Lo psicologo di base in Toscana sarà gratis?

Nel bando per individuare gli 8 psicologi di base della Toscana si parla di un primo livello di assistenza per i cittadini “accessibile ed efficace, con un favorevole rapporto costo-efficacia in termini di riduzione di tempi e costi”. Non viene specificato altro. Sarà adesso la Regione, prima della partenza del servizio nella seconda metà di settembre, a fornire tutti i dettagli sulle modalità di accesso.

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“Da settembre i toscani potranno contare su uno psicologo di base, così come ora possono fare affidamento sul medico di base: è un grande risultato, un traguardo di civiltà, che mostra un’attenzione sempre crescente verso il benessere psicologico dei cittadini”, ha commentato Maria Antonietta Gulino, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana. Il servizio ha due obiettivi principali, spiega Gulino: intercettare precocemente i bisogni delle persone, agevolando la richiesta di aiuto, che spesso non viene fatta ancora per tabù, e fare prevenzione per evitare cronicità che talvolta esitano in gravi fenomeni sociali. “Monitoreremo attraverso un Osservatorio regionale che rileverà gli esiti del neonato servizio, per migliorarlo e adeguarlo alle esigenze delle persone che ne usufruiranno – ha aggiunto – Dopo i 18 mesi di sperimentazione, ci attendiamo che il servizio verrà strutturato ed esteso anche ad altri distretti e territori”.

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