Rapina a mano armata di pistola elettrica e inseguimento per le strade di Porto Ercole, con tanto sparatoria con i carabinieri. Scoperta e arrestata la banda che mise a punto un colpo da oltre 100mila euro, a fine estate 2009.
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RAPINA. La banda, composta da quattro uomini, minacciò i dipendenti di una banca di Porto Ercole con un taser, un dissuasore elettrico a forma di pistola usato per la difesa personale. Il colpo fruttò 103mila euro. I carabinieri di Grosseto inseguirono i banditi in auto, ma non riuscirono a prenderli.
SPARATORIA. Oggi i carabinieri di Grosseto e Orbetello hanno arrestato tre romeni e un italiano, ritenuti responsabili della rapina. Secondo i carabinieri altri riscontri – fatti anche con immagini registrate – dimostrerebbero che tre di loro furono responsabili di un conflitto a fuoco con i carabinieri il 3 agosto 2010 a Capalbio dove avevano fatto un’altra rapina in banca, dopo la quale furono presi dai carabinieri.
ARRESTI. Uno dei rapinatori è stato arrestato a Trevignano Romano (Roma) e condotto in carcere a Civitavecchia. Gli altri tre erano già detenuti nei penitenziari di Rebibbia, Livorno e Firenze dove è stata loro notificata l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Grosseto.