Regali sì, ma un po’ meno. Un’indagine condotta da Confcommercio Toscana ha delineato quello che sarà l’atteggiamento del consumatore toscano in vista di questo Natale: un consumatore che a celebrare le festività non intende rinunciare (l’86,3% del campione contro l’88,2% dello scorso anno), così come ai regali per i familiari e per se stesso, ma spendendo in modo oculato, puntando al risparmio laddove possibile e su oggetti utili, anche se confessa di essere attratto dai prodotti di qualità e in particolare il made in Italy.
BUDGET MEDIO. In Toscana, il budget di spesa medio sarà, secondo la maggioranza degli intervistati, inferiore anche se di poco a quello del Natale 2011, anche se un’altra parte significativa del campione dichiara la propria intenzione di investire la stessa quantità di denaro. Ma quale sarà questa cifra? Indicativamente si oscillerà tra i 174 e i 205 euro, anche se molto poi dipenderà dal cosiddetto “fattore famiglia”, ovvero dalla presenza in casa di figli, alla quale viene riservata la quota più elevata di spesa e che possono da soli far “sforare” dal budget.
PREZZI. Nessuna o almeno poche le sorprese che i consumatori si troveranno di fronte per quanto riguarda il capitolo dei prezzi, molti dei quali sono rimasti invariati, con alcuni esempi anche di oggetti a costi ribassati come accade per il capitolo della telefonia e dell’informatica a causa delle tante offerte presenti sul mercato. Molti commercianti hanno poi preferito ridurre i propri margini di guadagno piuttosto che ricaricare sui consumatori gli aumenti dei costi, mantenendo inalterati i prezzi.
REGALI. Ma quali saranno i regali più gettonati? Bene l’alimentare, che vanta gli indici di crescita più elevati di quest’anno per quanto riguarda la propensione all’acquisto; su tutti i prodotti tipici (salumi, formaggi e vini) che stanno vivendo una riscoperta e faranno bella mostra di sé anche sulla tavola del Natale. L’abbigliamento non tradisce mai, anche perché giudicato comunque un dono utile, e in particolare trovano molta attenzione gli accessori moda (guanti, sciarpe, foulard), anche a causa dei prezzi comunque accessibili. Nel complesso comunque il comparto potrebbe far registrare una variazione negativa del 10-15%. Stesso discorso anche per la pelletteria, con cinture e portafogli su tutti. Irrinunciabile la tentazione dei prodotti dell’informatica e della telefonia, con Ipod, tablet e smartphone che rimangono i più appetiti. Regge anche la profumeria che punta a mantenere la quota di mercato, così come il settore giocattoli.
COMMENTI. “La Toscana conferma che il Natale resta l’occasione più sentita, ma anche più gradita per fare dei regali. Viene vista come sorta di gratificazione. E questo giova alla situazione complessiva dei consumi. Purtroppo – spiega il direttore di Confcommercio Toscana, Andrea Nardin – questa euforia si consuma rapidamente e le difficoltà tornano a farsi sentire. Così per il commercio il vero problema non è il Natale, anche se la tendenza degli acquisti resta ad un leggero ribasso, quanto il fatto che le feste da sole non possono bastare a ripianare le perdite di un intero anno”. “Al regalo di Natale non si rinuncia, ma si stanno comunque modificando le abitudini di acquisto e di consumo. Così oggi trovano spazio nuove tipologie di regalo, molto adatte ai momenti di crisi come l’attuale. E così – spiega il presidente FIPE Confcommercio Toscana, Aldo Cursano – aumenta la tendenza a regalare cene al ristorante, così come buoni acquisto per fare acquisti in determinati negozi, ritenuti allo stesso tempo un dono originale e anche utile, vista la situazione”.
Il rapporto: Sfiducia e tasse, ”sarà un Natale difficile”