In particolare risulta che nel 2007 sono state 23 le procedure contrattuali non previste, contro le 100 dell’anno precedente. In contratti stipulati sono stati 75 contro i 341 del 2006.
Diminuiscono specialmente quelli inferiori a 100mila euro. Per quanto riguarda gli importi complessivi i contratti del 2007 corrispondono a una spesa di 29 milioni e 551 euro, mentre nel 2006 era stata di 167 milioni di euro, anche se, considerati i mutui e prestiti pluriennali, la cifra del 2006 è 39 milioni e 680 mila euro.
“Una relazione – spiega Gelli – che non è solo da addetti ai lavori perché da essa si ricavano indicazioni importanti rispetto alla possibilità di ridurre la spesa pubblica non con tagli indiscriminati ma con un’attenta opera di razionalizzazione“.
“Tutto questo, tra l’altro, è anche il risultato di un’attività di programmazione più attenta e puntuale – ha continuato -, come si può rilevare dalla significativa riduzione dei procedimenti contrattuali non programmati”.
“In ogni caso va rilevato che un certo rallentamento dell’attività contrattuale è stato prodotto anche dall’incertezza che si è prodotta dopo l’approvazione della legge regionale sugli appalti, in seguito alle pronunce della Corte costituzionale sulle competenze in tema di gare pubbliche”.