“Che ‘Fare il Sindaco di Firenze sia il mestiere più bello del mondo’ sia solo l’ennesimo slogan dell’ormai ex sindaco Matteo Renzi non è una novità. Il vero sogno di Renzi è evidentemente ambientato in un altra città, Roma, e Firenze è diventata al massimo il ‘Piano B’ di chi ha invece tutt’altre ambizioni. E tutto ciò è ancor più chiaro se si vanno a guardare i numeri delle presenze del primo cittadino ai lavori del Consiglio Comunale”: a parlare è Emanuele Roselli, consigliere comunale del Popolo della Libertà.
“In 3 anni di mandato – continua Roselli – Renzi ha dimostrato una scarsa attenzione ai problemi della città. L’hanno capito – finalmente – i fiorentini che nelle 25 assemblee sui 100 luoghi hanno contestato duramente la mancata realizzazione delle tante promesse fatte, e non mantenute, in questi anni. Ma chi come noi ha avuto la pazienza di andarsi a vedere quante volte il Sindaco ha deciso di partecipare alla massima assemblea cittadina non si può sorprendere più di tanto. I numeri parlano chiaro: in questi tre anni, su 142 Consigli Comunali, il Sindaco Renzi è stato assente ben 75 volte. Altre volte ci ha degnato della sua presenza per pochi minuti, lasciando l’aula senza nemmeno seguire il dibattito nato dopo un suo intervento”.
“L’aspirante premier – dice ancora il consigliere del Pdl – ha cose più importanti a cui pensare: molto meglio dedicare il suo tempo alle interviste in TV a parlare di tutto, tranne che del ‘mestiere più bello del mondo’. Mi domando però perché ancora ‘Chi l’ha visto?’ non l’abbia invitato in trasmissione visto che ormai in città non si vede da tempo, eccezion fatta per qualche ‘comparsata’ di pochi minuti in luoghi sempre ben presidiati da telecamere e TV, in perfetto stile Corona. Proporrò al Presidente Giani di organizzare il prossimo Consiglio Comunale in un Autogrill, non sia mai che tra un rifornimento e l’altro del suo camper, Renzi non dedichi almeno un minuto del suo prezioso tempo alla nostra città. Evidentemente – conclude Roselli – Firenze è troppo poco per chi da grande sogna di fare il rottamatore, invece di provare a fare il buon amministratore”.