Le polemiche italiche lo raggiungono anche Oltreoceano. Lui incassa e risponde. Come sempre, come se fosse rimasto in Italia. Ma non lo è.
NEGLI USA. Matteo Renzi ha fatto un viaggio-lampo negli Stati Uniti, a Charlotte (North Carolina), per la Convention democratica di Barack Obama. Un po’ per “imparare” (come ha detto lui stesso), un po’ per prendere contatti e stringere rapporti. E un po’, anche, perché assistere dal vivo a un evento come questo non è certo come vederlo in tv.
APPUNTI. Così, il sindaco di Firenze si concentra sulla sua trasferta americana. Guarda, prende appunti, pensa a quello che sarebbe possibile esportare anche da noi, in Italia. “Qui ci sono tante cose da imparare”, dice. E lui cerca di impararne il più possibile.
BOTTE E RISPOSTE. Ma le notizie provenienti dall’Italia arrivano anche Oltreoceano. Continuano gli attacchi nei suoi confronti da parte di esponenti del Pd. Renzi, però, non si scompone. “Più mi attaccano, più adesioni arrivano”, è il suo pensiero.
VERSO IL 13 SETTEMBRE. Insomma, in attesa del “fatidico” 13 settembre (quando si candiderà ufficialmente, a Verona), la battaglia (di parole) è già cominciata. E nemmeno l’Oceano riesce a fermarla.
Renzi va e viene dagli Usa. Per la convention dei democratici