La Costa Concordia verrà messa nelle condizioni di galleggiare per essere rimossa dal porto del Giglio e dal fondale in cui giace ormai da più di quattro mesi. E le due società incaricate ai lavori di recupero, la Titan-Micoperi, hanno creato un filmato in cui mostrano le fasi dei lavori.
LE TAPPE DI RECUPERO. Ecco le tappe del recupero: il 15 giugno dovranno terminare i sondaggi, il 31 luglio le ispezioni sul sito, il 31 agosto la messa in sicurezza del relitto, il 15 novembre l’installazione dei cassoni di spinta sul lato sinistro e delle piattaforme sottomarine. Il primo dicembre la fase delicata, la rotazione del relitto, con l’installazione dei cassoni sul lato destro. Il 15 gennaio il galleggiamento e il 31 la consegna al porto. La bonifica del sito sarà completata entro il 30 aprile del prossimo anno. “Nessuno pensi di operare per la rimozione della Costa Concordia sull’isola senza tenere presente che le priorità, ambientali, economiche e sociali, sono e rimangono quelle del Giglio”, ha affermato oggi il sindaco del Giglio Sergio Ortelli. “Occorre mantenere, come già fatto con grande senso civico fino al completamento delle operazioni di rimozione del carburante, senso di responsabilità da parte di tutti i soggetti coinvolti, senza fughe in avanti o altri intendimenti”, ha rilevato ancora il sindaco chiedendo infine “il rispetto delle famiglie delle vittime e dei dispersi e il rispetto della popolazione del Giglio che ha il diritto di tornare alla normalità prima possibile”.
IL VIDEO DELLE SOCIETA’ TITAN-MICOPERI.
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LE FASI. Presto inizieranno le indagini geologiche del fondale marino su cui è arenata la Costa Concordia in modo da definire il dimensionamento delle palificate utili al recupero della nave. Subito dopo sarà perforato il terreno, messi i pali necessari e legato lo scafo con cavi di acciaio. A questo punto la Costa Concordia sarà messa in sicurezza è affronterà senza preoccupazioni l’eventuale peggioramento delle condizioni meteo e del mare in autunno. Terminata la messa in sicurezza, presumibilmente tra ottobre e novembre, la nave sarà raddrizzata attraverso il posizionamento di cassoni sul lato sinistro. Entro l’anno la nave sarà rimessa in galleggiamento grazie ad altri cassoni posizionati a dritta.
PIOMBINO. Lo scorso 17 maggio è stata invece comunicata dalla Titan-Micoperi, la decisione di effettuare tutte le operazioni di cantiere utili alla rimozione al recupero della Concordia a Piombino. Nei prossimi giorni saranno anche individuati, di comune accordo con l’Autorità portuale di Piombino, i piazzali e le banchine necessarie all’apertura del cantiere. Il porto, che si trova sulla Costa degli Etruschi in provincia di Livorno, sarà il punto di riferimento per tutti i mezzi coinvolti nel recupero, quali navi, rimorchiatori e pontoni.
IL MONITORAGGIO. Del monitoraggio si occuperà l’Osservatorio che verrà istituito nei prossimi giorni, che sarà presieduto da un rappresentante della Regione Toscana e risponderà al Commissario. Se tutto andrà come previsto, a poco più di un anno dal naufragio, la Concordia sarà solo un brutto ricordo per gli abitanti del Giglio. Ma la Costa non lascerà l’isola. “Il nostro impegno continuerà anche dopo per il ripristino dei fondali – ha promesso Onorato – continueremo a fare il nostro dovere, come abbiamo fatto fin da quella notte”.