giovedì, 25 Aprile 2024
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Rivoluzione della sosta, ci siamo. Dal 1° novembre strisce bianche gratis

Parcheggi, rivoluzione in vista. L'organizzazione della sosta così come la conosciamo sta per essere completamente messa in discussione. Da 14 Zcs si passerà a 5, più o meno corrispondenti ai quartieri, mentre le strisce bianche diventeranno gratuite per tutti (circa il 10% dei posti esistenti) e quelle blu saranno a pagamento solo per i non residenti. A partire dal 1° novembre.

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Sosta, cambia tutto. L’annunciata rivoluzione dei parcheggi (se ne parla dallo scorso autunno) sarebbe finalmente in dirittura d’arrivo. In nome della semplificazione.

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CHI VA IN BIANCO NON PAGA. Dal 1° novembre le strisce bianche (circa il 10% dei posti disponibili) dovrebbero diventare gratis per tutti, mentre quelle blu delimiteranno posti a pagamento per i non residenti. Ma le zone di residenza sarebbero destinate ad allargarsi.

SOLO 5 ZCS. Dalle attuali 14 aree di riferimento, si dovrebbe passare a sole 5 Zcs, più o meno corrispondenti ai cinque quartieri di Firenze. In pratica chi abita allo stadio potrà parcheggiare gratis anche a Bellariva, chi sta di casa a Novoli non pagherà neanche a Rifredi e via dicendo.

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STRISCE ROSA E VIOLA. Come promesso, una quota di posti sarà riservata (gratis) alle donne in stato interessante o con figli appena nati, mentre l’ipotesi delle strisce viola (i posti da prendere in affitto per poter parcheggiare comodamente sotto casa) sarà probabilmente depennata dalla lista dei desideri. La proposta, infatti, ha ottenuto meno successo del previsto (circa 800 domande su 8mila posti disponibili).

LE REAZIONI. “L’attuale amministrazione – dichiara Stefano Bertini, consigliere Pdl – non ha fatto altro che ripristinare la legalità in tema di sosta. La legge prevede che debba essere garantito l’accesso gratuito a una percentuale dei parcheggi di superficie, eccezion fatta per le zone ad alta densità urbanistica per le quali è prevista la deroga. La precedente giunta – aggiunge Bertini – aveva aggirato la norma classificando tutto il territorio comunale ad alta densità, impedendo di fatto ai cittadini il godimento di un diritto”.

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