sabato, 27 Luglio 2024
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Saharawi: “Grazie Toscana”

Una delegazione ufficiale, guidata dal governatore della provincia di Auserd Alien Habib Hentani, ha incontrato il segretario questore del Consiglio regionale Bruna Giovannini. "Il mio paese è una seconda Toscana. Quello che avete fatto e state facendo rimarrà scritto in oro nella storia del popolo Saharawi".

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Alien Habib Hentani, governatore della provincia di Auserd, l’ultima nata nella Repubblica Democratica Araba del Saharawi, ha ringraziato così Bruna Giovannini, segretario questore del Consiglio regionale della Toscana, nel corso di un incontro a Palazzo Panciatichi. Il governatore della provincia di Auserd era accompagnato dai rappresentanti del Fronte Polisario Khandoud Hamdi (in Italia) e Uali Mojstar Ahmed Salem (in Toscana) e da Pierluigi Martinelli, vicepresidente dell’Associazione di solidarietà con il popolo Saharawi di Sesto fiorentino.

“Il popolo Saharawi deve avere l’opportunità di esprimersi liberamente – ha sottolineato Alien Habib Hentani, facendo il punto sulla difficile situazione del Sahara occidentale – A distanza di diciassette anni dal ‘cessate il fuoco’ appare evidente che il Marocco non vuole una soluzione democratica. Purtroppo la sua posizione trova appoggio in molti paesi e questo rappresenta un pericolo non solo per l’Africa, ma anche per l’Europa”. Il Fronte Polisario nel 1976 ha proclamato la Repubblica, che ha ottenuto il riconoscimento di diversi stti ed è stata alla vicepresidenza dell’Unione Africana. Dal 1990 è in attesa di poter svolgere un referendum per poter prendere possesso dei territori del Sahara occidentale su cui il popolo Saharawi vive. Numerose risoluzioni dell’Onu hanno ribadito il loro diritto all’autoderminazione.

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“Il primo incontro tra la Toscana ed il popolo Saharawi risale a oltre venti anni fa, proprio su iniziativa di alcuni comuni dell’area fiorentina – ha ricordato Bruna Giovannini – E’ un impegno che continua e continuerà, sperando che l’ultima risoluzione delle Nazioni Unite, la numero 1813 del 30 aprile scorso, possa aprire scenari nuovi”. Giovannini si è soffermata anche sulla difficile vita nei campi e sul ruolo fondamentale che svolgono le donne, “la cui rappresentanza nel Parlamento raggiunge il quaranta per cento”.

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