Tornano i saldi, e come ogni anno anche i consigli per non rimanere ”fregati”. Ecco il vademecum anti-bufale di Adiconsum Toscana per le vendite ribassate che scatteranno oggi, giovedì 5 gennaio.
“PRE-SALDI”. “Saldi?! Non si può più parlare di saldi! Già da tempo i commercianti hanno lanciato i pre-saldi attraverso sms e mail accattivanti che proponevano sconti anche fino al 70%. Prima delle feste per vitalizzare i consumi, i negozi hanno proposto occasioni, sconti, prezzi speciali – dice Grazia Simone, segretario generale di Adiconsum Toscana – continuare con i saldi è solo ottusità legislativa”. “Le associazioni di categoria – continua – hanno bisogno di un aggiornamento sulle dinamiche dei consumi, non è con i saldi che si tutelano i cittadini/consumatori. Tale modalità di vendita ha fatto il suo tempo, infatti oggi i commercianti trovano soluzioni alternative per vendere prodotti scontati”.
IL DECALOGO. Ma ecco le “regole d’oro” per l’acquisto, indispensabili per spendere al meglio, con serenità evitando le tanto odiose “bufale”:
1. Sull’oggetto in saldo deve essere sempre riportato il prezzo d’origine non scontato, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale;
2. È meglio diffidare di quei negozi che espongono cartelli con sconti esagerati e fare riferimento a negozi già conosciuti per acquistare la merce in saldo: sconti superiori al 50-60 per cento nascondono spesso merce non proprio nuova;
3. Fate attenzione all’eventuale presenza di merce venduta a prezzo pieno insieme alla merce in sconto;
4. Confrontare i prezzi con quelli di altri negozi, magari annotando il prezzo di un capo o della merce a cui si è interessati;
5. È bene verificare che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che verrà presentato in negozio;
6. Nel periodo dei saldi i negozianti che normalmente accettano pagamenti con bancomat o carte di credito ed espongono il relativo logo sono tenuti ad accettare i pagamenti elettronici;
7. Diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati, anche se è a discrezione del commerciante consentire o meno di fare provare la merce;
8. Chi vuol fare regali faccia attenzione perché si può cambiare solo ed esclusivamente la merce difettosa che deve essere riconsegnata al commerciante entro 2 mesi dalla scoperta del difetto (non si può sostituire la merce se avete cambiato idea sul colore o sul modello);
9. È bene conservare sempre lo scontrino per potere eventualmente cambiare la merce difettosa;
10. Qualora il commerciante si rifiuti di cambiare un articolo difettoso in saldo o non voglia restituirvi i soldi rivolgetevi alla Polizia Municipale e segnalate il caso allo sportello Adiconsum.
Per saperne di più: Saldi, si parte anche in Toscana / IL CALENDARIO