Addio scritte, graffiti, disegni e adesivi: partono questa mattina le operazioni di pulitura del ponte Santa Trinita. L’operazione – spiega il Comune – sarà effettuata da una ditta di restauro incaricata da Palazzo Vecchio e, a meno di complicazioni, dovrebbe concludersi in due o tre giorni. L’obiettivo, fanno sapere dal servizio Belle Arti, è comunque finire entro la prossima settimana.
IL METODO. Per pulire il Ponte sarà utilizzato il metodo della scialbatura critica, che consiste nella mascheratura delle superfici imbrattate tramite una sorta di scialbatura eseguita con tempera reversibile, vale a dire con una tempera che si può rimuovere con l’acqua e che fa da protettivo alla superficie lapidea. Saranno ricercate cromie simili a quelle delle superfici circostanti non imbrattate. Il trattamento, non invasivo dal punto di vista conservativo, interesserà le sole parti dove ci sono disegni, scritte, graffiti e adesivi e li renderà invisibili all’osservatore.
LE PROVE. Prima di arrivare alla scelta del metodo con cui pulire il ponte Santa Trinita, sono state fatte quattro prove per individuare la tecnologia e i prodotti più idonei. Tutte e quattro, però, sono state giudicate non adeguate dalla Soprintendenza ai Beni architettonici, che ha la competenza sul Ponte. A tal punto il servizio Belle Arti del Comune ha proposto il metodo della scialbatura critica, che la Soprintendenza ha valutato positivamente.
RICORDO. Via dunque con questa tecnologia alla pulitura del Ponte, finchè scritte e graffiti non saranno solo un brutto ricordo.