venerdì, 26 Aprile 2024
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“Semafori” alle telecamere ztl

allo studio segnalazioni luminose nei pressi delle porte telematiche ztl

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Il vicesindaco lo ha detto nel corso della audizione nella commissione consiliare ambiente e mobilità sull’attuazione della mozione approvata dal consiglio comunale in merito a “Display elettronici informativi (porta accesa/porta spenta) a ridosso delle porte telematiche”. “Come già illustrato nella risposta tecnica elaborata dagli uffici della mobilità – ha spiegato il vicesindaco – sono stati effettuati approfondimenti tecnici sulle soluzioni adottate da altre città. In questa fase sono emerse criticità e problematiche su cui gli uffici stanno ancora studiando”.

Come, ad esempio, il rischio di fraintendimenti sul messaggio eventualmente da far passare sul display; il problema della necessità, evidenziata dai consolati generali a Firenze, di un messaggio multilingue; la difficile collocazione dei display luminosi in un tessuto storico e architettonico come quello di Firenze; l’aggiunta di segnaletica non prevista dal codice della strada che si scontra con le indicazioni sia ministeriali che europee di semplificazione della cartelli; il moltiplicarsi del cosiddetto “inquinamento da cartellonistica”.

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“Comunque – ha aggiunto Matulli – l’ipotesi di dotare le porte telematiche di una informazione aggiuntiva è allo studio degli uffici. L’obiettivo è sperimentarla su alcune porte in modo da verificarne il funzionamento e l’efficacia”. Sul tavolo l’idea di informare con un segnale luminoso i veicoli non immediatamente a ridosso delle porte, ma in corrispondenza della segnaletica di preselezione che, a norma del codice, viene collocata prima in modo da consentire ai non autorizzati di prendere un’altra strada.

“Si tratterebbe di una segnalazione aggiuntiva – ha sottolineato il vicesindaco – che non andrebbe, quindi, a sostituire la cartellonistica ufficiale a norma di codice della strada. Perché i cartelli che ci sono adesso sono più che esaurienti: un divieto di accesso con l’indicazione degli orari in cui questo è in vigore dovrebbe essere più che sufficiente a garantire il rispetto delle regole”.

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