Si tratta di un complesso di 2.500 metri quadrati, disposti su cinque piani, composto da due corpi di fabbrica, in parte sottoposto a tutela storico culturale ai senso dell’articolo legislativo 42/2004. Sull’immobile, anche per le disposizioni del Piano regolatore, sono consentiti interventi limitati, che siano finalizzati al recupero del patrimonio edilizio esistente e a salvaguardia delle caratteristiche architettoniche e tipologiche dell’edificio.
L’edificio appartiene a una società romana che vi ha realizzato 28 unità immobiliari, di cui 25 appartamenti, un negozio, un magazzino e un edificio, e anche un residence axtralberghiero a sua volta composto da 7 appartamenti. Il giudice per le indagini preliminari Paola Palasciano, ha accolto la richiesta di sequestro preventivo, dopo aver ricevuto gli atti del pubblico ministero che dirige le indagini Francesco Pappalardo.