L’unione fa la forza. Anche nel settore dei servizi, specie in un periodo in cui le casse comunali languono a causa dei ripetuti tagli alla spesa pubblica.
RISPARMIO E QUALITA’. E’ la filosofia che sta alla base dell’accordo presentato stamani da Anci e Legacoop Servizi Toscana e rivolto ai Comuni che vogliono gestire insieme i servizi locali del Facility Management come la pulizia e la manutenzione degli edifici e delle aree verdi. L’obiettivo è semplice: fare squadra per affontare il periodo di austerità, risparmiando sui costi senza rinunciare alla qualità dei servizi.
L’ACCORDO. La strada indicata dal protocollo è l’aggregazione in forma associata della gestione dei servizi, che bene si inserisce nel quadro complessivo del riassetto istituzionale previsto in Toscana, ma aperta anche a quelle amministrazioni che ancora non fanno parte delle Unioni dei Comuni, già attive in alcuni territori. Anci e Legacoop Servizi forniranno ai Comuni un supporto tecnico, un modello di riferimento gestionale e anche contrattuale e con il supporto del Dipartimento di Scienze aziendali dell’ateneo fiorentino, forniranno alle amministrazioni interessate un sistema basato su bandi di gara pubblici che le metta in grado di monitorare il conseguimento degli obiettivi definiti, e di essere parte attiva non solo nella programmazione ma anche nel governo e nella gestione dei servizi.
NUOVO MODELLO DI GESTIONE. “Nell’accordo che stiamo ultimando – spiega il direttore generale di Anci Toscana Alessandro Pesci – i Comuni troveranno un valido strumento per perseguire al meglio la propria missione di servizio nei confronti dei cittadini. Tre sono le direttrici lungo cui dovremo muoverci per far questo, ovvero: attivare iniziative di informazione e sensibilizzazione degli enti sul Facility management; organizzare corsi di formazione e fornire assistenza per quanto riguarda la parte contrattuale”. “L’esternalizzazione dei servizi – commenta il presidente di LegaCoop Servizi Toscana, Angelo Migliarini – è destinata a crescere con la crisi. Pensiamo solo che tra il 2007 e il 2011 il mercato del Facility in Italia è aumentato del 60% mentre il mercato della sola esecuzione di opere pubbliche calava del 34%. L’intesa avrà il merito di cambiare e migliorare il rapporto tra enti pubblici e fornitori di servizi trasformandolo in una partnership basata su fiducia e trasparenza, in cui le due parti si riconoscano come soggetti paritetici e necessari, alleati per investire su progetti sentiti come beni comuni”.
LA RICERCA. L’accordo prende le mosse dai risultati della ricerca “Il processo di acquisto dei servizi di Facility management dei Comuni di medie dimensioni” commissionata da Legacoop Servizi Toscana, Cooplat e Cooperativa l’Arca e condotta da una équipe della facoltà di Scienze aziendali dell’Università di Firenze sotto la guida del professor Simone Guercini. La ricerca ha coinvolto 16 Comuni toscani di medie dimensioni interpellati sulle modalità di gestione adottate per i servizi. Dallo studio, basato su interviste e focus group, emerge che i 3/5 dei Comuni ascoltati hanno optato per una gestione mista in cui outsourcing e insourcing si integrano in base alle competenze disponibili all’interno delle amministrazioni e alle specificità dei servizi. “Laddove si esternalizza il servizio, molti Comuni dichiarano di avvertire un problema di controllo sull’operato dei fornitori esterni e sulla possibilità di verificare i risultati a lungo termine. – spiega Guercini – Criticità che il protocollo di intesa può aiutare a superare, gettando le linee di una visione globale di carattere manageriale della gestione del Facility”,