martedì, 23 Aprile 2024
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Shopping nelle boutique del centro, con carte di credito clonate

Arrestati dalla guardia di finanza due uomini e una donna che, in possesso di quattro carte di credito clonate, effettuavano acquisti di beni di lusso in boutique di alta moda nel centro storico fiorentino.

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Shopping nelle boutique di lusso del centro di Firenze, ma con carte di credito clonate: arrestati tre cinesi.

SHOPPING. I finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Firenze hanno arrestato, nei giorni scorsi, tre cinesi (due uomini – un 42enne e un 31enne – e una donna 38enne) che, in possesso di quattro carte di credito clonate, effettuavano acquisti di beni di lusso in boutique di alta moda nel centro storico fiorentino. Le attività ispettive delle fiamme gialle erano iniziate già alcuni giorni prima dell’arresto, quando i militari si erano messi sulle tracce di alcune persone (di etnia asiatica) che avevano tentato di effettuare alcuni acquisti in centro e, in alcuni casi, erano riusciti a concludere dei pagamenti con carte di credito contraffatte.

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IN AZIONE. Qualche giorno dopo, nel corso di attività di perlustrazione del centro città, uno degli asiatici è stato intercettato all’interno di uno dei negozi già “visitati” (una boutique di via de’ Tornabuoni). L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato e, nella successiva perquisizione, sono state ritrovate in suo possesso quattro carte di credito contraffatte. Poco dopo sono state notate due persone, ferme nelle vicinanze del negozio, che avevano con sé un trolley di grandi dimensioni e alcune confezioni di negozi del centro città. E’ stato agevole – spiega la Gdf – collegare i due soggetti alla persona fermata in quanto la merce che questi trasportavano è risultata quella acquistata con le carte di credito clonate in possesso al soggetto fermato ed è stata riconosciuta dai dipendenti dei negozi “visitati”. Le tre persone, sino al quel momento, avevano fatto acquisti di scarpe e pelletteria, per circa 4.000 euro, in diversi negozi.       

CARTE DI CREDITO. Le due persone fermate all’esterno del negozio hanno tentato la fuga e hanno gettato a terra – un attimo prima di essere arrestate – un appunto manoscritto recante 25 codici di carte di credito che sono poi risultati sottratti negli Stati Uniti d’America. Molti dei codici erano già stati utilizzati per la “produzione” di carte clonate, alcune delle quali già utilizzate in Italia per un importo di circa 10.000 euro, oltre a numerosi tentativi di spesa non riusciti. E’ stato possibile, grazie alla collaborazione di uno dei tre soggetti, ricostruire la dinamica delle frodi: il soggetto incaricato di effettuare materialmente gli acquisti era “pilotato” telefonicamente da un altro soggetto, il quale – dopo l’acquisto – gli indicava anche dove lasciare i beni acquistati, che poi prendeva in carico.

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I COLPI. L’organizzazione, formalmente in Italia per motivi di turismo, era già sotto osservazione in altre grandi città italiane (come Venezia, Bologna, Roma e Milano) dove aveva messo a segno numerosi colpi analoghi, per svariate migliaia di euro. Inoltre, nei giorni immediatamente precedenti all’arresto, gli stessi avevano effettuato analoghi acquisti in frode nel comprensorio cittadino (Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Barberino del Mugello). I tre cinesi sono stati portati al carcere di Sollicciano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria fiorentina.

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