La donna aveva comprato il biglietto come una qualsiasi turista e aveva cominciato a salire i 293 gradini senza dare nell’occhio. Giunta al settimo piano, il volo disperato, motivato probabilmente da una forte depressione.
Non è la prima volta che la Torre di Pisa fa da sfondo a un gesto estremo, si tratta del terzo caso a partire dal 2001, quando lo storico edificio è stato riaperto dopo i lavori di messa in sicurezza.
La Torre è rimasta chiusa al pubblico per circa 2 ore, per consentire i rilevamenti del caso ai carabinieri.