E’ accusata di essersi introdotta all’interno delle abitazioni di persone anziane con la scusa di svolgere attività benefiche o di utilità sociale e, con la collaborazione di una complice, di aver sottratto alle vittime denaro e gioielli.
L’ARRESTO. Così una 29enne colombiana, residente in provincia di Ravenna, è stata raggiunta ieri da un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal Gip di Firenze su richiesta del Pm Massimo Franco Bonfiglio, in quanto ritenuta responsabile di almeno quattro furti in abitazione consumati nell’alto Mugello, sulla base delle indagini condotte dai carabinieri della stazione di Palazzuolo sul Senio (Fi).
PRIMO COLPO. Il primo episodio, risalente al 1° aprile di quest’anno, sarebbe avvenuto a Palazzuolo sul Senio. Erano circa le 11,45 del mattino quando la donna si sarebbe presentata presso la casa di un uomo di 75 anni del posto e, con il pretesto di dover raccogliere abiti usati da destinare alla Ex Yugoslavia, avrebbe distratto la vittima riuscendo, con la collaborazione di una complice, a sottrarre 830 euro che erano custodite in una camera da letto.
SECONDO. Solo un’ora dopo, nella vicina Marradi, le due donne, questa volta spacciandosi per dipendenti di aziende incaricate di illustrare le modalità di funzionamento per la raccolta differenziata dei rifiuti, si sarebbero introdotte nell’abitazione di una donna di 80 anni dove, con destrezza, sarebbero riuscite a impossessarsi di altri 350 euro.
TERZO. Sempre a Marradi, il 31 maggio, la donna avrebbe rubato dalla camera da letto di un’anziana di 85 anni 1.200 euro. Questa volta sarebbe riuscita a entrare nell’appartamento della vittima facendo credere di essere un’incaricata di una ditta che si occupava della raccolta di reti e materassi da dare alle persone indigenti.
QUARTO. L’ultimo episodio, risalente al 16 giugno scorso, si sarebbe nuovamente verificato a Palazzuolo sul Senio, quando la donna colombiana, con l’espediente di dover effettuare una raccolta di vestiti usati e facendo credere alla vittima di 80 anni di conoscere la figlia, sarebbe riuscita a entrare in casa e a rubare con destrezza 1.100 euro.
IL NEO. I carabinieri di Palazzuolo sul Senio sono riusciti a ricollegare la donna agli episodi denunciati, essendo stata la stessa controllata dai militari nei pressi di una cabina telefonica di Marradi nei giorni in cui alcuni furti erano stati messi a segno, e avendo attirato l’attenzione dei militari per un vistoso neo sulla faccia descritto nel corso delle dichiarazioni rese dalle vittime dei furti.