mercoledì, 5 Febbraio 2025
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Signora settantenne affittava camere in pieno centro. Completamente in nero

Per pubblicizzare la sua attività, che portava avanti in due suoi appartamenti, la donna - una fiorentina - utilizzava un sito internet e metteva annunci nelle bacheche di scuole private per stranieri. Non aveva mai aperto la partita Iva.

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Aveva messo su un affittacamere, ma completamente in nero. E’ quanto scoperto dalla guardia di finanza in pieno centro storico fiorentino, nella zona di Santa Croce. Protagonista una settantenne fiorentina, che per pubblicizzare la sua attività utilizzava un sito internet e manteneva contatti anche con scuole private per stranieri, dove metteva annunci nelle bacheche.

DUE APPARTAMENTI. L’attività che la settantenne fiorentina svolgeva in due suoi appartamenti – spiegano le fiamme gialle –  è risultata completamente “in nero”. La donna, infatti, non aveva mai aperto una partita Iva, né istituito i registri contabili né, tantomeno, versato le relative imposte. Non avendo mai richiesto l’autorizzazione comunale, come previsto dalla normativa regionale, sfuggiva anche a qualsiasi controllo e monitoraggio sulla regolare emissione delle ricevute fiscali. Complessivamente i due immobili disponevano di 13 posti letto, alcuni disposti in camere più grandi e con bagno interno, altri in stanze più piccole con servizi in comune. Le stanze erano affittate a un prezzo mensile che variava da 480 a 520 euro (per quelle più grandi) a 300/340 euro (per quelle più piccole).

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STUDENTI STRANIERI. I principali clienti sono risultati studenti stranieri, sia europei che provenienti da ogni parte del mondo (americani, russi, brasiliani, australiani, canadesi, messicani) presenti in Italia per motivo di studio. La donna – spiega ancora la finanza – privilegiava questa tipologia di clienti perché li riteneva più “tranquilli”. Infatti, non conoscendo bene la normativa italiana, questi studenti una volta concluso il loro ciclo di studi a Firenze (che in media era di 4/5 mesi) ritornavano nei loro paesi d’origine e non erano facilmente rintracciabili per controlli. I contatti con gli studenti stranieri avvenivano principalmente via e-mail.

IL “CONTRATTO”. Punto di divulgazione della sua attività sono risultati anche gli internet point fiorentini, molto frequentati dagli stranieri per la ricerca di alloggi di medio periodo. Al momento dell’affitto della camera, la settantenne faceva firmare allo studente un foglio dattiloscritto in cui erano indicati la stanza concessa in affitto (singola o doppia), la possibilità di usare le aree in comune (soggiorno, cucina e bagno) nonché di poter usufruire, nel canone di locazione, di “connessione internet, manutenzione, lenzuola, cuscini e coperte o piumini”.  Tuttavia non ha mai provveduto a sottoporre a registrazione atti relativi alla locazione dei suoi immobili.

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VOLUME D’AFFARI. I finanzieri, trovandosi di fronte a un evasore totale, hanno ricostruito il volume d’affari della donna sulla base delle notizie reperite sia presso gli istituti scolastici (che hanno inviato studenti presso la struttura ricettiva), sia attraverso la varia documentazione reperita, nonché tramite i contatti avuti via internet con gli studenti. Inoltre sono state esaminati, tramite le banche dati, i vari consumi idrici, elettrici e del gas degli immobili, che hanno evidenziato una costante e continua presenza di persone al loro interno. Gli accertamenti – concludono le fiamme gialle – hanno permesso di constatare che gli introiti che la donna incassava per i suoi due immobili ammontavano a circa 3.300 euro mensili. Dal 2006 al 2011 ha incassato completamente in nero 231mila.

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