ULTERIORE RIDUZIONE DELL’ORGANICO NELLA SCUOLA TOSCANA. Nuova perdita di insegnanti nella scuola toscana; a settembre si assisterà pertanto ad una riduzione di oltre 1700 posti. E’ il Ministero dell’istruzione e della ricerca ad annunciarlo, con una circolare dei primi di luglio.
PREOCCUPATO L’ASSESSORE SIMONCINI. Molto preoccupato per il provvedimento, l’assessore all’istruzione formazione e lavoro Gianfranco Simoncini: «Il ministero nel prevedere l’organico di fatto, cioè quello basato sulla reale situazione al momento della riapertura delle scuole, ha pensato a un ulteriore ritocco in negativo del numero di posti. La riduzione complessiva nella nostra regione per il 2009-2010 sarà quindi non più di 1400 ma di 1719 insegnanti in meno».
IN AUMENTO IL NUMERO DEGLI ALUNNI. La riduzione dell’organico appare ancor più paradossale e preoccupante, secondo l’assessore, se si considera che l’anno prossimo il numero degli alunni aumenterà. Sulla base dei dati delle preiscrizioni, che dovranno essere confermati, gli alunni dovrebbero aumentare da 446 mila a oltre 453 mila, con un incremento di oltre 7 mila unità.
Particolarmente grave la situazione della scuola dell’infanzia, per la quale le richieste sono numerosissime e le liste d’attesa molto lunghe. «La circolare è molto secca – afferma Simoncini – dice che, dal momento che la scuola dell’infanzia non è obbligatoria, non si ritiene che la presenza di domande in esubero debba determinare un aumento del numero delle sezioni. In altre parole, arrangiatevi».
LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE. «Tutto ciò è ancora più grave – prosegue Simoncini – di fronte alla sentenza della Corte Costituzionale che accoglie il ricorso presentato dalle Regioni e ribadisce che la competenza sulla programmazione scolastica è delle Regioni. Non è un caso che la circolare sia uscita alla vigilia delle sentenza e faccia finta che il problema non esista».
L’INCONTRO TRA GLI ASSESSORI A ROMA. L’assessore Simoncini ha partecipato ad un incontro tenutosi a Roma fra gli assessori all’istruzione delle Regioni, che si sono detti soddisfatti per la sentenza e hanno riaffermato la necessità di una immediata applicazione delle disposizioni del titolo V della Costituzione sulla scuola, che delega alle Regioni le competenze in materia di programmazione e la cui applicazione è stata fortemente limitata per la mancata assegnazione delle risorse.
LE RICHIESTE DELLE REGIONI AL GOVERNO. Le Regioni chiedono al Governo le competenze amministrative sul personale e criteri certi nel rapporto fra insegnanti e studenti. All’ufficio di presidenza della conferenza delle Regioni è stato invece chiesto di sollecitare un incontro con il ministro Gelmini nel tentativo di aprire un confronto su questa questione.