E’ appena partita la crociata “anti-mutanda” lanciata dal sindaco di Pisa Marco Filippeschi e dalla Curia (leggi l’articolo), e sono già piovute le prime (pesanti) sanzioni, in mezzo a tantissime polemiche.
CINQUE MULTE. Soltanto ieri sono stati multati cinque venditori (un italiano e quattro stranieri) di piazza dei Miracoli che esponevano slip, boxer e grembiuli da cucina con la Torre pendente sotto forma di simbolo fallico: per loro una multa di 500 euro.
DIOCESI INFURIATA. La celebre Torre, infatti, oltre a essere simbolo della città e monumento noto a tutto il mondo, è anche il campanile del Duomo, e la sua riproposizione in forma fallica non poteva certo andare giù alla diocesi pisana, che ha convinto il sindaco a intervenire immediatamente in attesa di ulteriori prese di posizione dell’Opera primaziale pisana, ente proprietario della piazza riconosciuta dall’Unesco come patrimonio dell’umanità.
MERCI “OFFENSIVE”. Dopo tante polemiche, alla fine, il provvedimento è divenuto realtà: i venditori “beccati” ieri dalla polizia municipale sono stati così sonoramente multati per aver messo in vendita “merci offensive del pubblico decoro”. “Le merci – spiega tuttavia una nota del Comune – non sono state sequestrate perché tale provvedimento è previsto soltanto in caso di recidiva, ossia qualora gli stessi bancarellai venissero nuovamente trovati a mettere in vendita la stessa merce a un secondo controllo”.
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