lunedì, 18 Novembre 2024
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Spaccate a Firenze: più agenti e ristori per i negozi colpiti dai furti

Sulle spaccate a Firenze ecco il piano per cercare di risolvere la situazione. Ci sarà un censimento delle aree più critiche

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Sulle spaccate a Firenze, fenomeno sempre più in aumento, si cerca di correre ai ripari. Attraverso una serie di punti. Un censimento sulle aree più critiche, più agenti, più collaborazione. È quanto è venuto fuori al Comitato per l’ordine e la sicurezza, presieduto dalla prefetta Francesca Ferrandino, dopo i numerosi furti compiuti ai danni di attività commerciali del centro e dell’Oltrarno, con le vetrine mandate in frantumi utilizzando tombini stradali.

Spaccate a Firenze, il piano di lavoro

Sulle spaccate a Firenze sono in arrivo circa 30 agenti di forze dell’ordine che serviranno a controllare le zone più critiche. A questi 30 agenti si aggiungono i 24 militari del progetto ‘Strade Sicure’, in servizio nella stazione Santa Maria Novella. Il Comune di Firenze inoltre, insieme alle associazioni, mira a realizzare un censimento per capire le zone più difficili e calibrare il progetto ‘Mille occhi sulla città’. Un progetto che verrà presentato nei prossimi giorni al prefetto. Per il progetto ‘Negozi sicuri’, che porterà ristori per coloro che subiscono le spaccate, Comune, Camera di commercio e Fondazione Cr Firenze metteranno a disposizione 1,2 milioni.

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“La sicurezza deve essere garantita in tutte le zone”

Sul piano contro le spaccate a Firenze non tutti sono felici. Se da un lato il sindaco di Firenze Dario Nardella ha detto che si tratta di un “supporto concreto per la sicurezza delle attività”, dall’altro lato il presidente di Confcommercio Firenze Aldo Cursano ha detto di aver la sensazione “che chi rappresenta il governo su questo territorio abbia non solo sottovalutato, ma probabilmente non compreso la portata del problema. Chi gestisce un’attività economica sa bene quello che deve fare. Ci aspetteremmo altrettanto dalle istituzioni”. Per Jacopo Ferretti, direttore di Confartigianato, “bene l’impiego dei militari in un punto sensibile come la stazione ma la sicurezza dev’essere garantita in tutte le zone”. Non è il primo Cosp che viene fatto sul tema. L’auspicio delle categorie è che il confronto torni a essere continuo, preciso, come lo era un tempo visto il fenomeno da non sottovalutare.

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