Angela e Frabrizio Nencioni, le loro figlie Nadia e Caterina, lo studente di architettura Dario Capolicchio persero la vita la notte tra il 26 e il 27 maggio 1993 quando un Fiat Fiorino carico di esplosivo, devastò via dei Georgofili. Firenze ricorda il diciannovesimo anniversario.
LA STRAGE. Era la notte tra il 26 e il 27 maggio 1993 quando il sonno di molti fiorentini venne interrotto da un boato assordante che squarciò in due la zona tra l’Arno e la Galleria degli Uffizi. Un Fiat Fiorino parcheggiato in via dei Georgofili, carico di esplosivo, venne fatto saltare in aria uccidendo Angela e Fabrizio Nencioni di 36 e 39 anni e le loro bimbe, Caterina di appena cinquanta giorni di vita e Nadia, di nove anni. Rimase ucciso anche Dario Capolicchio, uno studente 22enne di architettura. Altre 41 persone rimasero ferite, la Torre de’ Pulci, dove ha sede l’Accademia dei Georgofili, venne distrutta causando molti danni a tutto il patrimonio culturale e abitativo della zona lasciando molte famiglie senza un tetto. Anche la Galleria degli Uffizi venne danneggiata.
LA MAFIA. Le indagini svolte e i processi celebrati negli anni, hanno permesso di individuare, grazie all’impegno di un pool di magistrati tra i quali il pm Gabriele Chelazzi (scomparso nel 2003), gli esecutori e i mandanti interni della strage, appartenenti all’organizzazione criminale Cosa Nostra. Lo stesso anno a Roma e Milano, esplosero altre bombe, a conferma di un disegno criminoso che voleva condizionare il funzionamento degli istituti democratici e lo svolgimento della vita civile del Paese. Da allora sono passati diciannove anni, i responsabili sono stati consegnati alla giustizia, ma sulle ombre del passato, deve ancora esser fatta luce.
CELEBRAZIONI. E anche quest’anno la regione Toscana e il comune di Firenze insieme alla provincia e all’Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili, propongono una serie di iniziative per ricordare l’attentato.
25 MAGGIO. Domani 25 maggio alle ore 17, si terrà un convegno organizzato dalla Regione Toscana alla presenza della giunta regionale in piazza Duomo, 10. Saranno presenti le massime istituzioni impegnate in ambito giudiziario e istituzionale, fra i quali il presidente della commissione parlamentare antimafia Giuseppe Pisanu, il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, il procuratore di Firenze Giuseppe Quattrocchi insieme ai magistrati di Firenze che seguono le indagini. Allo stesso tavolo parteciperà il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e l’assessore comunale Rosa Maria Di Giorgi. Il dibattito sarà moderato da Francesco Nocentini.
26 MAGGIO. Le commemorazioni proseguono sabato 26 maggio con gli eventi del comune di Firenze nella Sala dei Duecento di Palazzo Vecchio. Alle 10 si terrà l’incontro con i ragazzi delle scuole medie superiori alla presenza dell’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi, del procuratore antimafia Grasso e i sostituti procuratori della Procura generale Alessandro Crini e Giuseppe Nicolosi, mentre alle 16 è prevista la presentazione del libro di Francesco Nocentini “Storia d’Italia in 7 stragi” (edito da Firenze Libri) con l’autore, il sindaco Matteo Renzi, l’assessore Di Giorgi, il procuratore Grasso e il procuratore Quattrocchi. Alle 21 in piazza della Signoria, verrà rappresentato lo spettacolo teatrale “Per non morire di mafia” tratto dal libro di Pietro Grasso e interpretato da Sebastiano Lo Monaco. Seguiranno i saluti delle Istituzioni con Giovanna Maggiani Chelli, Pietro Grasso e Alessio Mantellassi rappresentante delle Consulta provinciale studentesca di Firenze. A conclusione è previsto un concerto della Fanfara della Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Firenze.
LA NOTTE. Nella notte, alle 1, partirà da Palazzo Vecchio il corteo silenzioso che arriverà alle 1.04 sul luogo dell’attentato, in via dei Geogofili, dove verrà deposta una corona di alloro.
27 MAGGIO, GIORNO DELLA STRAGE. Il 27 maggio, deposizione di fiori sulle tombe delle vittime e celebrazioni eucaristiche. Altre iniziative sono previste in Palazzo Vecchio e presso l’Accademia dei Georgofili nell’arco della giornata.
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