È stato lo stesso procuratore capo Aldo Cicala a dare notizia dei primi sette indagati, il quale ha poi precisato che “il quadro non è ancora completo” e che “le indagini proseguono in maniera serrata“. Il procuratore ha inoltre rivelato che le prime iscrizioni risalgono in realtà alla fine dell’anno scorso, ma la notizia era stata tenuta riservata. Quanto prima sono previsti degli accertamenti irripetibili e a quel punto tutti gli indagati verranno a conoscenza del loro coinvolgimento nelle indagini.
“Credo che Viareggio, i suoi abitanti e soprattutto coloro che sono stati colpiti negli affetti più cari dalla tragedia del 29 giugno scorso – ha detto Enrico Rossi -, meritassero questo annuncio che finalmente la Procura della Repubblica ha ritenuto di fare. I primi sette indagati per la strage di Viareggio rappresentano una notizia certamente positiva e sono il segnale che, nonostante la difficoltà e la complessità delle indagini, il quadro comincia a delinearsi“.
“Lasciamo ora – ha aggiunto il presidente – che la magistratura completi il suo lavoro acquisendo tutti gli elementi necessari per far sì che alla fine la verità emerga, la giustizia sia assicurata e la crescita della sicurezza nei trasporti diventi il frutto virtuoso di una vicenda dolorosa che ha segnato profondamente Viareggio e l’intera Regione. Per ciò che mi riguarda continuerò, in collaborazione con tutti gli altri livelli istituzionali, nell’attuazione del programma di ricostruzione dell’area colpita dall’esplosione, che sta procedendo con buoni ritmi“.