Quattro studenti su dieci credono che i vari Ballarò, Porta a Porta e Anno Zero abbiano fatto della politica uno show come tanti altri; solo due studenti su dieci credono che nei dibattiti televisivi si affrontino problemi seri della politica italiana; il 42,4% dichiara che sarebbe meglio fare più attenzione ai progetti e meno alle esibizioni dei politici; il 38% si informa attraverso i motori di ricerca sul web.
La ricerca ha coinvolto 1505 studenti in 18 scuole di 12 province di 7 regioni (Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo, Lazio, Campania, Sicilia): oltre il 60% si dichiara disinteressato alla politica, mentre il giudizio sull’informazione è complessivamente negativo dal momento che i i temi più di rilievo come povertà, ambiente e pari opportunità non hanno spazio sui media.
Insufficienza anche alla scuola che non fornisce adeguata educazione civica: cinque studenti su dieci non sanno quale sia il significato di “par condicio” e alcuni hanno collocato Tony Blair e Robert Kennedy tra i candidati alle ultime elezioni presidenziali Usa. Alla domanda “Cosa ne pensi della politica?” alcuni hanno risposto “marea di carte e parole”, “Stupenda se venisse gestita meglio”, “un circolo ricreativo” o “vorrei un governo di pensatori e filosofi“.
Come sottolinea il Centro Studi, dalle risposte emerge un’analisi abbastanza critica e motivata dell’informazione politica, ma anche una forte aspettativa per una politica “nobile” nei media e nel paese.