L’ente che riunisce il Teatro della Pergola di Firenze, il Teatro di Rifredi e il Teatro Era di Pontedera è stato declassato: la Fondazione Teatro della Toscana non è quindi riuscita a evitare l’arretramento di fascia di cui si parlava da metà giugno. La commissione ministeriale, chiamata a riesaminare la situazione, si è riunita il 29 luglio, e ha confermato la retrocessione. E ora si apre la strada delle carte bollate.
Il Teatro della Pergola viene declassato: cosa comporta
La Commissione consultiva del Ministero della Cultura è chiamata a valutare i programmi presentati dai teatri italiani per decidere l’entità dei finanziamenti da assegnare, in base alla fascia di riferimento. Finora la Fondazione Teatro della Toscana, alla quale fa capo anche la Pergola di Firenze, godeva dello status più elevato, ossia quello di Teatro nazionale: il declassamento a Teatro di rilevante interesse culturale (Tric) significa in concreto perdere una bella fetta delle risorse statali. Si parla di circa 382 mila euro in meno, rispetto ai 2,2 milioni di euro riconosciuti finora.
Il cambio di fascia comporta la perdita del ruolo di riferimento tra i grandi teatri pubblici d’Italia e potrà influire anche sull’ampiezza e la qualità della programmazione della Pergola, ma soprattutto degli altri due palcoscenici: Teatro di Rifredi e Teatro Era. Inoltre ci sarà un’unica figura responsabile: non più un direttore generale e uno artistico, ma tutto farà capo all’attuale direttore artistico, Stefano Massini, nominato a gennaio.
La conferma del declassamento
Il primo verdetto era arrivato lo scorso 19 giugno, con le dimissioni di tre componenti della commissione (Alberto Cassani, Carmelo Grassi e Angelo Pastore), contrari al cambio di fascia. La decisione ha generato numerose polemiche, con dichiarazioni di stima arrivate da più parti nei confronti di Massini.
La Fondazione Teatro della Toscana ha così chiesto un riesame. L’ente ha presentato un dossier di 18 pagine per non essere declassato, con precisazioni e approfondimenti in relazione a quanto emerso dalla precedente riunione della commissione sul Teatro della Pergola, di Rifredi ed Era.
Durante l’incontro del 29 luglio, la commissione consultiva ministeriale (ancora priva di tre dei sette membri, dopo le dimissioni di giugno) ha esaminato la richiesta, insieme ad altre 80 arrivate da tutta Italia, e ha confermato il cambio di fascia.
E ora cosa succede? Pronto il ricorso al Tar
Dopo che la Pergola è stata declassata, la sindaca di Firenze Sara Funaro, che presiede la Fondazione Teatro della Toscana, ha annunciato il ricorso al tribunale amministrativo. “Faremo accesso agli atti, leggeremo i verbali e faremo ricorso al Tar, per difendere l’onorabilità del Teatro della Toscana e il lavoro di altissima qualità artistica che è stato presentato”, ha scritto in una nota.
“Mi sembra opportuno fare ricorso al Tar perché il programma della Pergola, la capacità di attrazione che sta suscitando, sono espressioni di un vero e proprio Teatro nazionale che viene declassato solo per motivi politici”, ha commentato a stretto giro il presidente della Regione Eugenio Giani. Intanto Palazzo Vecchio va a caccia di sponsor per trovare i 382.000 euro che verrano a mancare con il declassamento della Pergola, del Teatro di Rifredi e del Teatro Era.