Ticket sanitario al via. Dal 23 agosto partono in Toscana i rincari sui farmaci, dal 19 agosto invece al via le nuove tariffe per le visite specialistiche. Non tutti pagheranno però la stessa cifra: gli esenti non scuciranno un euro in più, gli altri lo faranno in base al reddito. Questo quanto deciso da tre Regioni italiane (Toscana, Emilia Romagna e Umbria), per attuare la manovra imposta dal governo. Il provvedimento, modulato a seconda del reddito familiare, porterà a un introito per le casse regionali stimato in 66 milioni di euro l’anno.
Ecco come funzionerà in concreto.
FARMACI: CHI PAGA E CHI NO. Per quanto riguarda il ticket sui farmaci, oltre alle categorie esenti, resta escluso dal pagamento chi ha un reddito inferiore a 36.151,98 euro. Per tutti gli altri ci sono delle fasce di reddito.
– da 36.151,98 a 70.000 euro: 1 euro a confezione, fino a un massimo di 2 euro per ricetta;
– da 70.001 a 100.000 euro: 2 euro a confezione, fino a un massimo di 4 euro per ricetta;
– oltre 100.000 euro: 3 euro a confezione, fino a un massimo di 6 euro per ricetta.
SPECIALISTICA. Vengono ritoccati anche i tariffari per le visite specialistiche. Gli esenti non pagano, niente ticket anche per le prestazioni con un importo complessivo non superiore a 10 euro. Queste sono le fasce e il ticket da pagare per ricetta (tutte le prestazioni escluse Risonanza magnetica e TAC):
– da 36.151,98-70.000 euro: 5 euro;
da 70.001-100.000 euro: 10 euro;
– oltre 100.000 euro: 15 euro.
Queste invece le fasce e il ticket da pagare per ricetta per Risonanza magnetica e TAC:
– da 36.151,98-70.000 euro: 10 euro;
da 70.001-100.000 euro: 24 euro;
– oltre 100.000 euro: 34 euro.
Per la libera professione (intramoenia) è previsto un contributo aggiuntivo sulle prestazioni modulato a seconda del valore della prestazione stessa. Niente cambia per il Pronto soccorso, per il quale è previsto un ticket per i codici bianchi e azzurri.
COME FARE. Il ticket è modulato in base al reddito familiare fiscale (che risulta dalla dichiarazione dei redditi e che corrisponde alla somma dei redditi del dichiarante, del coniuge e dei familiari a carico, al lordo degli oneri deducibili), che sarà autocertificato dall’utente, o all’indicarore Isee (che prende in considerazione non solo il reddito, ma anche i beni immobili, i figli a carico, eventuali mutui o affitti … ecc..).
SULLA RICETTA. Nel caso dei farmaci l’autocertificazione avverrà attraverso l’inserimento di codici specifici nella ricetta, nello spazio in alto a sinistra. In dettaglio si drovrà inserire la sigla RA se si è esenti, RB per un reddito familiare tra i 36mila e i 70mila euro, RC da 70 a 100mila, RD oltre i 100mila euro. Nel caso della dichiarazione Isee i codici sono IB (36mila – 70mila), IC (70mila – 100mila), ID (oltre i 100mila). La ricetta andrà poi firmata
MODULI. Per le visite specialistiche il cittadino dovrà compilare e sottoscrivere un modulo, disponibile presso tutte le aziende sanitarie, con i propri dati anagrafici e barrando la casella corrispondente alla propria fascia di reddito.
ATTENTI A FARE I FURBI. Il reddito viene autocertificato dagli utenti, ma scatteranno i controlli. I furbetti per i quali verranno accertate dichiarazioni false dovranno versare gli importi “evasi” e saranno segnalati all’autorità giudiziaria.
INFO. Per fornire informazioni ai cittadini la Regione ha realizzato un vademecum che riassume tutte le novità (clicca qui per leggerlo). Inoltre ha messo a disposizione un indirizzo di posta elettronica ([email protected]) e un numero telefonico (055 4385901, attivo dalle 8 alle 20 tutti i giorni da lunedì a domenica) da contattare per avere tutti i chiarimenti necessari o per inviare segnalazioni e commenti.
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