domenica, 15 Giugno 2025
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Torna il Viaggio della Memoria nei campi di sterminio

Domani, giovedì 9 maggio, partirà il ''Viaggio della Memoria'', pellegrinaggio laico organizzato dalla Provincia di Firenze per portare i ragazzi delle superiori negli ex campi di sterminio nazisti.

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Un viaggio nella storia, attraverso i luoghi simbolo della sofferenza, per non dimenticare mai.

VIAGGIO. Partirà domani, giovedì 9 maggio, il “pellegrinaggio” promosso dalla Provincia di Firenze, per far visita agli ex campi di sterminio nazisti in Germania e Austria, assieme all’Associazione nazionale ex deportati Aned, sezione di Firenze e con la collaborazione dell’Istituto storico per la Resistenza in Toscana. Il rientro è previsto per lunedì 13 maggio.

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DELEGAZIONE. Il “Viaggio della Memoria” si svolge dal 1975 e anche quest’anno porterà i ragazzi delle scuole superiori dell’area fiorentina, nei campi nazisti di Dachau, Ebensee, Gusen, Hartheim, Mauthausen e alla Risiera di San Sabba a Trieste. La delegazione conterà oltre duecento persone, comprensiva di ragazzi (quarantacinque), insegnanti (nove) e rappresentanti delle istituzioni, quali l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Giovanni Di Fede, l’Assessore alla Programmazione territoriale, Marco Gamannossi e il Consigliere provinciale, Leonardo Comucci.

IDENTITA’. “La Provincia di Firenze sarà presente anche quest’anno per la celebrazione del 68° anniversario della liberazione del campo di Mauthausen – afferma l’assessore Giovanni Di Fede – e non è solo un “viaggio studio” per gli studenti, ma rappresenta ormai l’identità stessa delle istituzioni locali, contribuendo formativamente alla creazione di una coscienza democratica nei nostri ragazzi”.

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MEMORIA. “Partire insieme agli studenti delle scuole superiori e all’Aned Firenze per il Viaggio della Memoria  – dice l’assessore Marco Gamannossi – ci farà trovare di fronte ai segni del momento più buio della storia europea. Investire sulla memoria significa rafforzare gli anticorpi contro la discriminazione, l’indifferenza, il qualunquismo. E serve a capire fino in fondo quanto la libertà, la dignità e il rispetto siano valori che non si possono negoziare. Custodire la memoria di quei drammatici eventi significa donare un futuro migliore a noi e ai nostri figli”.

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