mercoledì, 21 Maggio 2025
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Torna ”Robofesta”, corse e gare di sumo tra robot

Gare di sumo e tracciati da formula uno, ritorna a Pisa la "Robofesta" dove gli automi in gara sono progettati da studenti provenienti da tutta Italia.

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Gare robotiche.

LA FESTA ROBOTICA. Robot in festa e soprattutto in competizione per prevalere in un torneo di sumo o nel seguire una linea non rettilinea. Insomma una vera “Robofesta” in cui la maggior parte dei robot sono stati ideati o realizzati da studenti o comunque il loro contributo è stato particolarmente significativo. La “Robofesta”, arrivata ormai alla diciannovesima edizione, sarà ospitata sabato 19 gennaio dalle ore 9.00 presso l’Ipsia “Fascetti” a Pisa ed è organizzata insieme all’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, della Regione Toscana, della Provincia di Pisa e del Comune di Pisa.

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LE GARE. Durante la mattinata le gare saranno alternate a dimostrazioni ed esibizioni nell’ambito delle applicazioni legate ai settori elettronici e dell’automazione. Per la parte “sportivamente robotica” ritorna il mini-sumo, ovvero una lotta tra piccoli robot nello stile del sumo giapponese. Gli automi si confronteranno in una pista circolare del diametro di 70 centimetri per spingere fuori dal cerchio l’avversario; si terrà anche la seconda edizione di “line follower”, un gara paragonabile a un autentico tracciato di Formula Uno in cui piccoli robot su ruote dovranno seguire un tracciato nero su sfondo bianco. Il vincitore è ovviamente chi percorre l’intero tragitto nel minor tempo. A sfidarsi le rappresentative di istituti superiori provenienti da tutta Italia.

DIVULGAZIONE. La “Robofesta” comprenderà anche una parte scientifica complementare a quella sportiva e sarà affidata ai ricercatori dell’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, con la presentazione del simulatore grafico della piattaforma umanoide NAO, robot sviluppato in Europa da AldebaranRobotics. NAO è un umanoide della dimensione di circa 60 centimetri, programmabile e in grado di sviluppare particolari abilità cognitive al punto che il suo impiego è applicabile ai settori di ricerca e innovazione. Un altro piccolo umanoide che sarà presentato sarà iCub, il “cucciolo” di robot concepito per apprendere esattamente come un essere umano. iCub è un robot androide costruito dall’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. E’ alto 104 centimetri e pesante 22 kg, la sua estetica e la sua funzionalità ricordano quelle di un bambino di circa tre anni. NAO e iCub saranno i protagonisti di alcune dimostrazioni, ma soprattutto saranno svelati i loro segreti: i ricercatori dell’Istituto di Biorobotica uniranno divulgazione e momenti più strettamente scientifici, adatti a ragazzi che ancora frequentano le scuole medie superiore, dimostrando che la robotica è largamente interdisciplinare, inclusiva e sviluppa la creatività.

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