Una rete di “alcove del sesso” tra Firenze e il Piemonte, passando per la Liguria. A mettere su il giro di case d’appuntamenti alcuni titolari di agenzie immobiliari che sfruttavano prostitute e transessuali.
IL GIRO. Dieci le persone finite in arresto, tra cui titolari di agenzie immobiliari e lavoratori del settore alberghiero. La banda prendeva in affitto appartamenti in Toscana, Liguria e basso Piemonte e li trasformava in case a luci rosse.
MILLE EURO A SETTIMANA. Trans e prostitute pagavano oltre mille euro a settimana per usufruire degli appartamenti. A una condizione, però: ogni settimana dovevano spostarsi in un altro appartamento della “rete”. In questo modo ogni abitazione fruttava circa 8mila euro al mese.
INSOSPETTABILI. Insospettabili gli intermediari, due dei quali a capo di agenzie immobiliari. Il capo della banda si occupava di reperire gli appartamenti e arruolare le prostitute. Agli altri spettava il compito di far fronte alle esigenze logistiche e alla pubblicazione di annunci online e sui giornali. In ogni abitazione trovavano spazio almeno due persone, con “ricambio” settimanale. La banda faceva capo a Genova, ma aveva messo solide radici a Firenze.
ANNUNCI. A far emergere il giro sono stati proprio gli annunci su alcuni giornali locali, a cui sono seguite verifiche da parte dei carabinieri di La Spezia. Nove degli arrestati nell’operazione “Holding Sex” sono spezzini, una donna è di origine peruviana.