venerdì, 1 Agosto 2025
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Traffico in tilt e il bimbo nasce in macchina durante la corsa in ospedale

Forza, veloce, accosta qui, sta per nascere, lo sento. Sembra la scena di un film e invece è successo a Firenze, in via del Ponte Sospeso, dove Lapo - 3 chili e 100 grammi di sana fiorentinità - ha deciso di nascere senza aspettare che la mamma e il babbo arrivassero in ospedale, a Careggi.

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“Forza, veloce, accosta qui, sta per nascere, lo sento”. Sembra la scena di un film e invece è successo a Firenze, in via del Ponte Sospeso, dove Lapo – 3 chili e 100 grammi di sana fiorentinità – ha deciso di nascere senza aspettare che la mamma e il babbo arrivassero in ospedale, a Careggi.

L’INIZIO DELLA GIORNATA. Ma facciamo un passo indietro. La giornata di ieri per la giovane coppia comincia con la solita routine quotidiana: sveglia, colazione e poi i preparativi per l’asilo per la bimba più grande. Il tutto con grande serenità, anche se Rossella, incinta al nono mese, aveva già qualche contrazione dalla prima mattina. “Al corso pre-parto mi avevano detto di star tranquilla. Fino a quando le contrazioni non si sarebbero fatte forti e regolari sarebbe stata inutile la corsa in ospedale”.

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LA CORSA VERSO L’OSPEDALE. E così, con calma si mettono in viaggio verso la Margherita, il reparto di maternità dedicato ai parti naturali. Sono circa le 8, la pioggia è battente e il traffico è da urlo. Rossella è seduta dietro, Gabriele alla guida. “La strada era bloccata – spiega il babbo -. Via di Scandicci, via del Filarete, via di Soffiano, una colonna unica e anche se suonavo il clacson era difficile farmi strada”.

LA NASCITA INATTESA. Arrivati in via del Ponte Sospeso la situazione si è complicata. “A quel punto la mia compagna ha cominciato a urlare, chiedendomi di accostare, il momento era arrivato. Ho parcheggiato da una parte, ho aperto lo sportello di dietro e Lapo era praticamente già nato. Dopo un attimo di panico in cui non sapevo cosa fare, ho aiutato il bambino ad uscire e l’ho appoggiato sul grembo della mamma”.

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L’ARRIVO A TORREGALLI. Da quel momento in poi il percorso ha cominciato la sua discesa. La coppia ha chiamato l’ospedale ed è arrivata un’ambulanza che ha portato genitori e neonato a Torregalli, dove sono stati fatti tutti i controlli del caso e i dottori si sono assicurati che Lapo stesse bene. “Avevamo deciso di farlo nascere alla Margherita – spiega Rossella – perché ci piacciono le cose naturali”. E, verrebbe da dire, più naturale di così.

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