sabato, 14 Dicembre 2024
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Treni: la Toscana investe, ma restano ritardi

Nel 2014 spesi 50 milioni per il servizio ferroviario. Arrivano nuove carrozze, ma restano ancora quelle vecchie. Treni in ritardo e tariffe alle stelle: la Toscana viene promossa con riserva da Pendolaria, il rapporto di Legambiente sulla mobilità sostenibile

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Si investe in innovazione e treni nuovi, ma intanto restano quelli vecchi, aumentano le tariffe e non diminuiscono i ritardi. In Toscana va meglio che in altre regioni, ma restano ancora dei nodi da sciogliere: è questo il quadro che emerge da Pendolaria, il rapporto annuale sulla mobilità sostenibile presentato oggi da Legambiente.

Sit-in per la Faentina

Il rapporto è stato presentato stamani con un sit-in di mobilitazione alla Pensilina Gae Aulenti, appena fuori dal binario 16 della stazione di Santa Maria Novella, per chiedere il potenziamento della Faentina, la linea lenta e non elettrificata tra Borgo San Lorenzo e Firenze sulla quale si continuano a lamentare inefficienze.

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Biglietti sempre più cari: +21.8% in quattro anni

In Toscana esistono 1.561 km di rete ferroviaria, 926 treni ogni giorno trasportano 237mila viaggiatori. Tra questi, gli abbonati sono 54.800. La linea più frequentata dai pendolari è la Pisa-Firenze con 20mila passeggeri al giorno. Carrozze vecchie e ritardi continuano restano problemi annosi, ai quali si aggiunge l'aumento del prezzo dei biglietti e degli abbonamenti: dal 2010 ad oggi i servizi sono stati tagliati del -2,9%, mentre il prezzo del biglietto è salito del +21,8%.

Si continua a investire

La Toscana è una delle regioni che investe di più per il miglioramento del servizio ferroviario. Quest'anno è stato di 45,1 milioni e di 5 milioni per il materiale rotabile, una percentuale dello 0,51% dell'intero bilancio. Tra il 2004 ed il 2013 la Toscana ha investito complessivamente oltre 376 milioni di euro sul sistema ferroviario.

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Ogni linea poi ha i suoi problemi

I pendolari del Valdarno chiedono maggiore puntualità, l'aggiunta di nuovi treni regionali e l’ampliamento dei parcheggi scambiatori. A Ovest di Firenze gli Intercity rimasti e i regionali Prato-Bologna non bastano a garantire una copertura completa negli orari dei pendolari. Sulla Tirrenica resta incerto il futuro di un Freccebianca che potrebbe essere deviato su Firenze, indebolendo ancora il servizio a lunga percorrenza tra le città costiere della Toscana, Roma e Genova.

Buone notizie invece dalla Firenze-Pistoia-Lucca-Viareggio, con la rimodulazione dell'offerta che ha avuto esito positivo, riuscendo a mantenere tutte le fermate e sopprimendo soltanto due treni in fasce non pendolari. Nella stessa area sarà fondamentale il raddoppio dei binari sulla tratta Lucca-Pistoia, un investimento da 456 milioni di euro, di cui 220 sono a carico del governo e 236 della Regione. Raddoppio previsto anche sugli 11 chilometri di binari tra Empoli e Granaiolo.

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Ancora molto critica la tratta Siena-Grosseto, sulla quale transita un solo treno – lentissimo – per senso di marcia tra le 7 e le 9. Problemi anche sulla Siena-Chiusi.

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