Il documentario ‘Angeli nel fango. L’alluvione mai vista’, di Erasmo D’Angelis, e’ stato proiettato oggi, 4 novembre, in anteprima nel Salone de’ Cinquecento di Palazzo Vecchio, alla presenza del sindaco Matteo Renzi e di molti ‘angeli’.
Questa, una delle tante iniziative per ricordare il 4 novembre 1966, giorno in cui l’Arno straripò inondando Firenze e provocando la morte di 35 persone.
 ”Riprendersi l’Arno – ha detto Renzi – e’ la piu’ grande opera di cultura contemporanea che possiamo fare e questo sara’ possibile quando il lavoro per la messa in sicurezza del fiume sara’ terminato. Mettere a posto l’Arno non e’ ne’ di destra, ne’ di sinistra: non facciamo polemiche su questo, basta con gli slogan, mettiamoci attorno a un tavolo e remiamo tutti nella stessa direzione. Questa consiliatura dovra’ essere quella che mettera’ la parola fine al rischio idraulico”.
Il documentario, ha spiegato D’Angelis, ”e’ un omaggio che dovevamo a quei ragazzi e a quelle ragazze che vennero a salvare Firenze e i fiorentini. Lo dovevamo anche alla citta’ di Firenze che in quei giorni si e’ dovuta auto-organizzare e che per tre giorni rimase tagliata fuori dal mondo. Nel documentario ci sono immagini ritrovate negli archivi della Rai e dell’Esercito e di diversi filmakers che ci hanno consegnato il loro lavori. La voce narrante è affidata a Paolo Hendel”.
Tra le altre iniziative, Marco Cordone, consigliere provinciale della Lega, ha gettato in Arno una corona di fiori da Ponte Vecchio.
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