Il progetto, finanziato dalla Regione, per dare una risposta concreta al bisogno assistenziale di tante famiglie alle prese con situazioni spesso difficili prende dunque il via, con lo stanziamento complessivo di 188 milioni di euro senza tasse aggiuntive per i cittadini toscani.
Sono tanti, infatti, gli anziani residenti a Firenze, così come in tutta la Toscana: nel capoluogo vivono 94.789 ultra 64enni, di cui ben 30.805 con più di 79 anni. “Numeri che indicano che a Firenze si vive bene, come del resto in tutta la Toscana – commenta l’assessore Graziano Cioni – una società caratterizzata da aspetti sociali, sanitari e di relazione positivi, tanto da determinare una longevità tra le più alte in Italia. Certo, l’invecchiamento comporta anche una serie di problemi, e difficoltà che a volte possono manifestarsi anche con l’insorgere di patologie gravi e invalidanti e i bisogni assistenziali sono inoltre acuiti dal fatto che il 32% di anziani vive da solo e che le famiglie nella nostra città sono sempre più piccole, composte mediamente solo da 2 persone. Anziani soli non autosufficienti e famiglie che hanno difficoltà a prendersi cura dei propri anziani sono temi che abbiamo di fronte e che sempre più segneranno il nostro futuro. E’ una vera e propria sfida che intendiamo raccogliere tenendo alto il principio della solidarietà sociale – aggiunge Cioni – stando dalla parte dei più deboli, condividendo i loro problemi e cercando di dare risposte capaci di rimuovere prima di tutto la solitudine e il senso di abbandono che si manifestano nei momenti di difficoltà e di sofferenza. Sentirsi parte, sempre di una comunità”.
Da qui la decisione, da parte della Regione Toscana e dei comuni della Toscana, di cominciare ad affrontare questo problema con la costituzione del Fondo della non autosufficienza che, finanziato dalla Regione, mette a disposizione risorse aggiuntive per 188 milioni di euro fino al 2010, senza tasse aggiuntive per i cittadini toscani.
“Sono risorse importanti, ma se qualcuno mi chiedesse se con questo intervento saremo in grado di risolvere tutti i problemi, la risposta sarebbe purtroppo no – spiega Cioni – possiamo dare una risposta ai casi più gravi ed urgenti, con una forte riduzione delle attuali liste di attesa e introdurre altre tipologie di interventi e servizi che soprattutto privilegino al massimo la permanenza a domicilio della persona non autosufficiente, con risposte differenziate che sostengano maggiormente l’anziano e la sua famiglia. Ma dobbiamo tutti avere la consapevolezza che la dimensione del problema è tale da rendere necessario uno sforzo maggiore, a livello governativo, che preveda la costituzione di un Fondo nazionale della non autosufficienza supportato da risorse adeguate”.
Ma non è così facile. “Purtroppo per ora i segnali non sono positivi – afferma l’assessore – purtroppo il sociale non fa notizia. Ma i tagli alla spesa sociale e sanitaria preoccupano chi, come noi, deve ogni giorno cercare di dare risposte capaci di tenere alta la bandiera della coesione sociale che passa attraverso la possibilità di dare risposte concrete a problemi indifferibili e gravi. In questo momento comunque registriamo questo passo importante, fatto con questo significativo intervento della Regione da cui deriva, da parte nostra, l’impegno a migliorare e aumentare i nostri servizi. Per concludere, vogliamo che le famiglie sappiano che faremo di tutto, con forza, testardaggine e convinzione – chiude Cioni – per non lasciarle da sole ad affrontare i problemi tanto delicati posti dall’assistenza agli anziani non autosufficienti”.