giovedì, 18 Aprile 2024
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Un piccolo fiorentino vola alle finali dello Zecchino d’Oro

È Nyk Giovanni Barelli di soli sei anni, il piccolo fiorentino che canta solo per gioco. E dopo aver superato le selezioni nazionali, è pronto per le finali su Rai uno.

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Quando cantare è solo un divertimento e non una competizione all’ultima vendita. È il caso del piccolo Nyk, fiorentino di sei anni, che ha iniziato a cantare per gioco nelle ore libere dopo l’asilo. E adesso sbarca su Rai uno per le finali dello Zecchino d’Oro.

L’INIZIO. A soli sei anni cantare è un gioco come un altro. Ed è così che il piccolo Nyk, fiorentino, ha iniziato: i genitori lo hanno iscritto ai Colori del Melograno, l’attività ludico-musicale inventata tre anni fa da Laura Bartoli, nel Quartiere 2. Il bimbo partecipa alle attività del coro ‘Melograno verde’, spazio dedicato ai bambini dai quattro ai cinque anni alle prime esperienze musicali.

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LE SELEZIONI. Poi, sempre per gioco, è stato iscritto alle selezioni per lo Zecchino d’Oro. Nyk ha superato tutta la trafila di selezioni provinciali, regionali e nazionali ed è stato scelto tra più di cinquemila bambini partecipanti. Le selezioni in tutta Italia hanno toccato circa trentacinque città per cercare i futuri interpreti. La selezione finale si è tenuta ieri a Bologna all’Antoniano.

LA FINALE. Nyk, adesso, sarà davanti a milioni di telespettatori sulla rete nazionale. Parteciperà alla  55esima edizione dello Zecchino d’Oro dal 20 al 24 novembre su Rai uno con una delle nove canzoni italiane che gli verrà assegnata nei prossimi giorni. 

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PICCOLI FIORENTINI ALLA RISCOSSA. È già il secondo anno consecutivo che un bambino fiorentino partecipa allo Zecchino d’Oro. Lo scorso anno fu la volta di Emilia Boccia, di dieci anni.

LA PRECEDENTE ESPERIENZA. Laura Bartoli, fondatrice del coro che Nyk frequenta ancora con grande entusiasmo, aveva già vissuto un’esperienza simile nel 2000 con sua figlia, Chiara Piccioli, che ad appena cinque anni partecipò al concorso. “E’ stato molto bello rivivere questi momenti con Nyk – ha detto – i bambini piccoli, soprattutto se non ancora scolarizzati, non hanno nessuna tensione, nessuno spirito competitivo o ansia da prestazione. Vivere questa esperienza come un grande gioco è il segreto per poter continuare, crescendo, a coltivare la passione per la musica”. Allora in bocca al lupo Nyk, incrociamo le dita per te!

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