La competizione annuale per le migliori opere d’architettura realizzate sul territorio fiorentino negli ultimi dieci anni è stata presentata questa mattina a Palazzo Medici Riccardi da Stefano Giorgetti, Assessore a Patrimonio ed Edilizia della provincia di Firenze, da Riccardo Spagnoli, presidente Ance Firenze, da Fabio Barluzzi, neo presidente Ordine Architetti Firenze e da Alessandro Jaff, presidente della Fondazione Centro Studi e Richerche Professione Architetto.
IL PREMIO. L’idea del premio nasce per incentivare la ricerca di una architettura contemporanea di qualità, non solo quella delle grandi opere ma anche l’architettura delle piccole cose, anche a Firenze”. Il premio si rivolge ad opere realizzate negli ultimi dieci anni da architetti o ingegneri, singolarmente o in gruppo, dipendenti pubblici o privati. Ogni candidato non potrà presentare più di un progetto per categoria. Il protocollo che segna l’avvio del nuovo premio prevede che per ciascuna categoria venga insignita un’unica opera. Per ciascuna opera premiata verranno assegnati un premio al progettista, uno alla committenza e uno all’impresa realizzatrice. Un occhio di riguardo alla sostenibilità ambientale.
OBBIETTIVI. I rappresentati, nonché ideatori del premio hanno illustrato le linee guida del concorso che nasce con l’obbiettivo di valorizzare l’architettura contemporanea a Firenze e nelle aree della provincia. Tra i premi verranno consegnati anche quelli per la migliore opera nuova in costruzione, per la migliore opera di restauro e la migliore opera prima. “Quello che presentiamo oggi – precisa Giorgetti – non è dunque un premio solo per gli architetti o gli ingegneri: tra gli obiettivi della competizione c’è anche la promozione dei diversi attori che ruotano attorno all’architettura contemporanea, ossia il progettista, la committenza e l’impresa. Soggetti tutti ugualmente significativi nella realizzazione di un’opera”.
TRADIZIONE. Il premio vuole anche omaggiare la lunga tradizione che storicamente ha reso Firenze crocevia e culla di idee innovative dell’arte e dell’architettura. Una tradizione che lega Brunelleschi e Michelucci ma che lascia sempre più spazio e visibilità alle grandi opere che cambiano l’aspetto della città e del territorio.
INNOVAZIONE. Fabio Barluzzi, presidente dell’Ordine degli architetti di Firenze, afferma che “A Firenze e nella sua area metropolitana bisogna tornare a investire sulla qualità dell’architettura, che è un punto importante di sviluppo per una città”. Città come Barcellona, Bilbao, Parigi e Berlino hanno investito molto sulla qualità, infatti il turismo si è spostato dalla città storica, come Firenze, a quella contemporanea. Quindi dalla qualità dell’architettura dipende anche il turismo.
ARCHITETTURA E AMBIENTE. “Questo premio vuole essere anche un pretesto per stimolare la riflessione intorno all’architettura contemporanea, come arte sociale e come elemento determinante della trasformazione del territorio – afferma l’Assessore all’Edilizia della Provincia di Firenze, Stefano Giorgetti – specialmente perché le opere architettoniche veicolano anche la qualità ambientale e civile di un luogo. Firenze in questi anni è un laboratorio architettonico a cielo aperto: dalle grandi infrastrutture al recupero di edifici storici come Sant’Orsola. E’ evidente che lavori di questo tipo influiscono sulla vita quotidiana di moltissimi cittadini ogni giorno”.