sabato, 20 Aprile 2024
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Una famiglia intossicata da monossido di carbonio

(AGI) - Firenze 27 gen. - I ragazzi coinvolti nel progetto del 'Quotidiano in classe' migliorano, attraverso questa esperienza, il loro approccio nei confronti dell'immigrazione: e' questo uno dei dati che emerge dalla ricerca presentata dall'istituto Gfk Eurisko al convegno "Giovani lettori, nuovi cittadini", promosso dall'Osservatorio permanente giovani - editori e dall'Acri, a Firenze. "I giovani italiani coinvolti dall'iniziativa promossa da Andrea Ceccherini - ha detto Remo Lucchi, amministratore delegato di Gfk Eurisko - pur restando molto critici nei confronti dell'immigrazione, sviluppano un percorso di accettazione molto piu' rapido dei loro coetanei che non entrano in contatto con 'Il Quotidiano in classe'. Emerge cosi' che, rispetto alla percezione circa la presenza degli immigrati nel Paese, il 79% dei giovani italiani che lo considera un fatto negativo scende al 73% tra i ragazzi del progetto 'Il Quotidiano in classe'". "Queste percentuali molto alte - ha spiegato Lucchi - derivano dal fatto che gli adolescenti vivono una fase della propria vita in cui sono completamente concentrati sulla costruzione di loro stessi e della loro identita', dunque sono molto critici verso l'immigrazione, perche' vi vedono una minaccia concreta ai loro diritti di cittadinanza e di sicurezza". I benefici del progetto promosso dall'Osservatorio permanente giovani editori non si fermano pero' al perimetro dell'immigrazione, ma coinvolgono un generale progresso dell'inclusione delle giovani generazioni nella vita sociale. Dalla ricerca emerge inoltre la propensione dei giovani che leggono i giornali a migliorare la loro qualita' della partecipazione civile e sociale, incrementare la coscienza sull'importanza di pagare le tasse ed un approccio migliore nei confronti della partecipazione al voto (dal 44% al 63%). Il documento evidenzia inoltre una crescita d'interesse dei ragazzi per la politica (dal 37% al 46%). (AGI) Cli/Sep

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La prima a sentirsi male sarebbe stata la bimba, questa mattina intorno alle 7, poi la madre. A questo punto il padre ha dato l’allarme al 118 che ha portato la famiglia in ambulanza al pronto soccorso di Grosseto.

Dopo i primi accertamenti, tutti e tre sono stati sottoposti ad una seduta in camera iperbarica e trattenuti in osservazione (il padre in pronto soccorso, madre e figlia in pediatria). Non sono in pericolo di vita, ma già a partire dalla giornata di oggi saranno nuovamente sottoposti ad altri trattamenti in camera iperbarica.

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“Il monossido di carbonio è un gas letale se respirato in alte concentrazioni, per diverse ore – spiega il responsabile della Medicina iperbarica dell’ospedale di Grosseto, Marco Brauzzi -. E’ necessario essere prudenti ed adottare alcune norme comportamentali utili a prevenire il rischio di intossicazione”.

Non solo aprire le finestre e ricambiare l’aria nelle stanze, ma avere prese d’aria nei locali che ospitano gli apparecchi per il riscaldamento, verificare il corretto funzionamento di caldaie, camini e canne fumarie; non usare stufe di qualsiasi tipo in stanze non adeguatamente areate e soprattutto non usare bracieri o scaldini a legna all’interno delle abitazioni.

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“E ai primi sintomi, come mal di testa, vertigini, battito cardiaco irregolare, nausea e vomito, disturbi della vista, in presenza di condizioni di rischio – aggiunge Brauzzi – aprire porte e finestre, spegnere tutti gli apparecchi a combustione e chiamare il 118″.

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